L’8 agosto scorso sulla testata ‘Domani’ ho letto l’articolo (‘Il governo si è scordato di nominare l’inviato per i vertici sul clima’) e sono rimasto perplesso. Dalla pagina web (https://www.editorialedomani.it/ambiente/il-governo-si-e-scordato-di-nominare-linviato-per-i-vertici-sul-clima-ta45te5s ) si apprendeva della debolezza della diplomazia italiana nella capacità negoziale e della disponibilità di sole due o tre personalità con competenza su clima, con queste parole: «Serve una persona di peso internazionale ma con conoscenza della questione clima: una figura così nella nostra diplomazia non esiste». Senza certamente erigermi a difensore d’ufficio dell’istituzione chiamata in causa, la Farnesina, mi permetto però di notare che forse il più noto esperto italiano di clima sulla scena internazionale è un nostro diplomatico, Grammenos Mastrojeni, ora conosciuto anche dal grande pubblico grazie a diversi libri che a me, personalmente, hanno colpito.
Cito dal web: «Diplomatico, docente e scrittore, negli ultimi 25 si è concentrato sugli impatti sociali, geo-strategici ed economici del degrado ambientale. Ha insegnato sostenibilità e risoluzione dei conflitti in diverse università in Italia e all’estero e nel 2009 l’Università di Ottawa in Canada gli ha affidato la prima cattedra mai attivata sulle relazioni fra ambiente, risorse e geostrategia. Fino ad agosto 2019, è stato coordinatore per l’Ambiente e responsabile dell’Interfaccia Scienza-Politica presso la Cooperazione Italiana allo Sviluppo, guidando le delegazioni italiane su terre, acque e oceani e partecipando ai negoziati su clima e biodiversità. Presidente della UN Mountain Partnership, e copresidente della Global Islands Partnership, è presidente della più grande associazione italiana per l’educazione allo sviluppo sostenibile ‘Isola della Sostenibilità’ e membro dei comitati scientifici di numerosi corsi ed enti universitari».
Autore di numerosi articoli e rapporti ufficiali sull’ambiente, a proposito di libri ne ha pubblicati otto, tra cui “Effetto serra, effetto guerra”, scritto insieme al noto climatologo Antonello Pasini (Chiarelettere, 2017), e “L’Arca di Noè – Per salvarci tutti insieme” che si è classificato come saggi più venduti e “Effetti farfalla” (Chiarelettere – 2021).
Della sua competenza si è accorto un organismo intergovernativo, l’Unione per il Mediterraneo di cui è segretario generale aggiunto – leggo sempre sul web – dal settembre 2019 con la responsabilità dei settori ‘Energia e Clima’. E, infine, lo ammetto: una biografia non dice molto, ma il comune impegno ha fatto incrociare le nostre strade e so di lui due cose fondamentali: sa di cosa parla e si batte davvero per il futuro di tutti.
Benito Fiori
ABC – La Rete