Che a scuola si parli di ambiente è necessario, sempre più urgente, fondamentale. Nella mia, ad esempio, da anni ci avvaliamo della consulenza di esperti ad integrazione dei nostri percorsi curricolari di educazione ambientale. Volontari di un’associazione, (Ambiente-scienze prima e ABC La Rete poi), mettono a disposizione le loro competenze a titolo gratuito con incredibile spirito di servizio e passione. Tra le tematiche affrontate riscaldamento globale, cambiamento climatico, inquinamento atmosferico. Ma la lezione frontale non basta, i ragazzi vanno coinvolti, devono sentirsi protagonisti. Supportata dal confronto continuo con il mio papà, esperto e appassionato di queste tematiche, ho così proposto nel corso dell’estate del 2018 alla mia dirigente un progetto ambizioso con l’intento di ottenere i fondi del Comune di Cremona destinati al diritto allo studio. Bisognava per prima cosa offrire ai ragazzi, ai più grandi delle classi terze destinatari e protagonisti del progetto, la possibilità di raccontare quale fosse stato l’impatto derivato dalle parole ascoltate e dai video visti: attraverso attività laboratoriali e con l’ausilio di strumenti informatici potevano nascere elaborati scritti e prodotti multimediali. L’idea era quella di sensibilizzare sempre più colleghi e di raggiungere un pubblico ampio. Ecco inclusi nel progetto allora I lunedì virgiliani, una serie di conferenze tenute da prestigiosi relatori, per un momento di formazione dei docenti aperto alla cittadinanza. I nostri studenti, presenti alle conferenze, si sono documentati e hanno intervistato gli esperti, in un’aula magna sempre affollata li hanno presentati al pubblico, successivamente hanno scritto articoli per il giornale online della scuola.
All’educazione alla cittadinanza il nostro Istituto attribuisce ormai da diversi anni un’importanza centrale, che si concretizza in un’ora settimanale di lezione, la cui rilevanza e piena dignità è avvalorata da una valutazione in pagella, espressa al pari di quella di materie quali italiano o matematica. L’educazione civica obbligatoria da quest’anno non ci ha di certo colti impreparati.
La Costituzione con i suoi principi fondamentali è certamente un cardine, una parte essenziale di quell’insegnamento: l’articolo 9 che asserisce la inderogabile necessità di tutelare il paesaggio e il patrimonio storico artistico della nazione mi pare come un lucido ammonimento a rivolgere ai nostri studenti parole competenti, a trasmettere loro valori e non solo informazioni o contenuti. Le finalità del progetto erano dunque evidenti: sensibilizzare i giovani alle tematiche del rispetto dell’ambiente, alla presa di coscienza che inquinamento, cambiamenti climatici e riscaldamento sono questioni fondamentali per la sopravvivenza del nostro pianeta. Che gli alunni siano stati direttamente coinvolti e partecipi nel progetto mi è parsa un’occasione di esperienza di cittadinanza attiva: loro infatti saranno i cittadini di domani, i nostri futuri amministratori, a loro spetterà il difficile compito di salvaguardare il mondo. Ecco perché la scuola si è assunta il compito di informarli, formarli e renderli protagonisti. L’estate successiva ho lavorato intensamente per riorganizzare il secondo ciclo di conferenze. Lo scorso anno scolastico, però, la pandemia ha improvvisamente reso impossibile l’attuazione della seconda edizione de La scuola per l’ambiente, pronta a ripetersi con stessa formula, stesso sponsor, nuovi relatori, nuovi spunti di riflessione. Non mi sono persa d’animo, nonostante le evidenti difficoltà e incertezze, ma potendo contare sulla disponibilità dell’associazione ABC La Rete e dei nuovi relatori, ho organizzato la seconda edizione online. Di necessità virtù. Un successo, circa cento contatti per ognuno dei cinque incontri. Dopo la prima edizione sono stata contattata da una giornalista Rai, Arianna Voto, che, venuta a conoscenza del nostro progetto, mi ha chiesto di partecipare in qualità di relatrice ad un convegno organizzato a Terzolas, Trento, da La rosa bianca (http://www.rosabianca.org/) il cui titolo era “Ridurre le disuguaglianze, pensare sostenibilità”. Durante l’estate ho così studiato, mi sono documentata per poter portare il mio contributo. Il lavoro ha fornito cenni storici sull’educazione ambientale nella scuola, sull’educazione per la Sostenibilità nella scuola secondaria, l’educazione allo sviluppo sostenibile, i riferimenti culturali e normativi del Miur, le più recenti linee guida per l’educazione allo sviluppo sostenibile, la realtà dei diversi gradi di istruzione, il protocollo d’intesa Miur e Ministero dell’ambiente, le disposizioni regionali, il caso della regione Lombardia, del territorio provinciale cremonese e delle istituzioni scolastiche cremonesi. Portare l’esperienza di una scuola di provincia in un contesto dall’ampio respiro mi ha riempito di orgoglio: ciò che si fa a scuola non deve restare autoreferenziale e chiuso all’interno di un istituto, deve uscire, intrecciarsi alle esperienze degli altri, arricchirsi delle altrui ricchezze e di sempre rinnovati rapporti umani. Questo è un importante messaggio da recapitare ai nostri ragazzi.
Sul sito dell’Istituto comprensivo Cremona Due è possibile trovare i link per poter ascoltare le conferenze de I lunedì virgiliani seconda edizione. Per chi fosse interessato, qui il link per ascoltare l ’intervento al convegno di Terzolas:
https://www.facebook.com/assrosabianca/videos/343413389869053
Alessandra Fiori
13 risposte
Una bellissima testimonianza di come si può (e si dovrebbe sempre) essere educatori veri e mai prevedibili.
Perché i ragazzi questo chiedono agli adulti (rispetto ai quali TUTTI all’inizio ripongono immensa fiducia): di sorprenderli, di entusiasmarli, di appassionarli al sapere e alla conoscenza, di dotarli di strumenti di interpretazione della realtà…
Chi riesce a farlo investe sul loro (e sul nostro) futuro e compie pienamente la propria missione.
Hai usato la, parola “missione” e credo tu abbia ragione, quella dell’insegnante lo è, dovrebbe esserlo: troppo delicato il compito che lo attende, troppo preziosa la “materia prima” con cui si lavora…
Entusiasmo, tenacia e competenza sono fra le doti di una docente che crede fermamente nella funzione educativa del contesto didattico. Il saper fare rete poi col territorio, e oltre, ha condotto a proposte davvero stimolanti come “I Lunedì Virgiliani”. Sempre di alto livello qualitativo sono divenuti nel tempo un appuntamento atteso per approfondire tematiche attuali d’interesse comune, non solo per addetti ai lavori, un “must”.
E che piacere riconoscere tra i partecipanti i propri o gli altrui studenti della “Virgilio”, uniti per diventare insieme cittadini più consapevoli.
Grazie, sono contenta che si sia compreso che fare rete con il territorio è un’opportunità importante e che i Lunedì virigiliani siano diventati un appuntamento fisso per docenti e cittadini.
La forza di questa donna, docente nell’ accezione più ampia e completa del termine. Lasci traccia ogni giorno negli occhi e nelle menti dei tuoi alunni.
Sei mentore per noi colleghi ed esempio da seguire per tutt*!
Non è un argomento come un altro…la tutela dell’ambiente è un dovere…
Grazie Alessandra!
Grazie a te Anna, la tutela dell’ambiente è prioritaria e non differibile, non farcene carico come educatori sarebbe un errore. Ma sono tanti i colleghi che svolgono il proprio compito con impegno e competenza in tutti i gradi di istruzione
Affrontare queste tematiche, quali l’ambiente, l’inquinamento… è molto importante e non deve essere sottovalutato. È fondamentale formare i ragazzi parlando di questi argomenti come qualcosa che riguarda tutta la comunità. Condividere questi progetti, come i Lunedì Virigliani e l’intervento di Terzolas, è giusto, così che tutti sappiano quanto è necessario informarsi sul nostro pianeta. Ciò è dedicato soprattutto ai ragazzi, la nuova generazione che determinerà il futuro della Terra. Detto ciò, penso che l’intenzione della prof Fiori di divulgare questi temi rendendo protagonisti i ragazzi è stata ingegnosa e porterà ad ottimi risultati 😊
Grazie Sara, hai detto bene, sono i giovani a rappresentare il futuro e io ho tanta fiducia in loro!
Speriamo 😇
Ha completamente ragione, purtroppo questa tematica durerà per molto tempo ancora
L’ambiente deve essere al centro perché è urgente e indifferibile trovare soluzioni, il tempo utile è poco purtroppo
Ho avuto la possibilità di partecipare alle conferenze organizzate dalla professoressa Fiori presso la scuola Virgilio: incontri interessanti e stimolanti. Sono stati anche un buon punto di partenza e un approfondimento per le lezioni con i ragazzi. Come dice la prof. i ragazzi sono molto sensibili alla tematica ambientale e si interessano all’argomento spesso mettendo in atto autonomamente lavori di ricerca.
Ringrazio Alessandra per il suo lavoro e per questi progetti che diventano anche, ogni volta, occasione di aggiornamento per noi docenti. L’educazione ambientale, così come quella alla legalità, al rispetto delle differenze e ad altre tematiche sensibili, deve prendere un posto centrale nella formazione dei ragazzi cittadini del mondo che verrà.
Grazie mille, le tue parole fanno senso al nostro impegno