Attrice col volto annerito, lettera dello Schizzaidee al sindaco di Crema

21 Ottobre 2022

Dal Comune di Crema spunta la lettera, che pubblichiamo in calce, scritta  dalla compagnia teatrale Schizzaidee e inviata al sindaco Fabio Bergamaschi per informarlo dell’episodio che in queste ore sta facendo il giro d’Italia. L’ha raccontato  questo blog ed è stato ripreso da giornali online e cartacei.  La sera del 24 settembre, Musumary Anastasie, la giovane di origine congolese, assessore al Welfare e alla Coesione sociale del Comune di Crema, abbandona il teatro dell’oratorio  San Bernardino dove sta per andare in scena una commedia che vede tra i protagonisti una donna africana interpretata da un’attrice bianca col volto annerito. ‘E’ un caso di blackface tuona l’assessore che protesta ma non  fa una scenata dal palco, come erroneamente riportato dagli organi di stampa. Tutto si svolge dietro le quinte. Musumary Anastasie manifesta il suo disappunto e condanna senza appello il travisamento dell’attrice, che scoppia in lacrime. L’assessore spiega che si doveva cercare un’interprete di colore per la parte della donna proveniente dall’Africa e se ne va indispettita

I teatranti trasecolano. Non conoscono il blackface, stile diffuso nel XIX secolo che consisteva nel truccarsi in modo marcatamente non realistico per assumere le sembianze stereotipate di una persona nera.  Questa modalità è gradualmente scomparsa sull’onda della protesta del movimento per i diritti civili degli afroamericani e contro discriminazione e razzismo.  La stilizzazione era così evidente da permetterne l’uso, per assurdo, agli stessi neri, che in tal modo parodiavano se stessi o, meglio, ironizzavano in modo singolare sulle parodie dei bianchi da cui venivano imitati. Insomma,  parodiavano la parodia.

Un’estensiva, radicale e ottusa applicazione del concetto del politicamente corretto ha portato a catalogare come discriminatorio anche l’annerimento del volto per esigenze puramente sceniche. Se un personaggio di colore deve essere interpretato esclusivamente da un attore nero, le compagnie teatrali saranno costrette a dotarsi  di ‘quote nere’ che andranno ad affiancare quelle rosa e arcobaleno. Non sarà facile trovare un Otello di colore qualora si proibisse ai tenori di annerirsi il volto. E occorrerà ingaggiare baritoni ‘diversamente abili’ per interpretare la parte di Rigoletto onde evitare che i portatori di handicap si offendano. E via di questo passo.

Gli attori dello Schizzaidee chiedono un incontro al sindaco che finora non ha risposto. E’ comprensibile il suo imbarazzo, non altrettanto quello dell’opposizione, che tace. E’ vero, Crema ha problemi ben più importanti. Ma quello sollevato da un autorevole esponente di giunta è un caso politico che richiede un pronunciamento del sindaco. Si deciderà a incontrare quegli schizzati dello Schizzaidee?

 

Vittoriano Zanolli

 

Di seguito il testo della lettera inviata al sindaco Bergamaschi.

Spett.le
SINDACO CITTA’ DI CREMA

Crema, 25 Settembre 2022

Oggetto: Comunicazione

Egregio Sig. Sindaco,
vogliamo portare alla sua attenzione il seguente increscioso fatto. Anche quest’anno la nostra compagnia teatrale Schizzaidee è stata invitata alla rassegna Stelline presso il teatro dell’oratorio di San Bernardino, nella serata di sabato 24 settembre. All’evento erano presenti anche gli amici dell’associazione “AIMA – Associazione Italiana Malattia di Alzheimer” ai quali abbiamo offerto un gesto di solidarietà donando loro un piccolo contributo. Prima dell’inizio dello spettacolo un rappresentante dell’associazione è salito sul palco per portare i saluti dell’associazione accompagnato dall’assessore al Welfare e alla Coesione sociale del comune di Crema, Musumary Anastasie. Dietro le quinte l’assessore ha incontrato un’attrice che interpretava il ruolo di “donna proveniente dall’Africa” con il viso truccato per ottenere l’effetto di donna di colore. L’assessore ci ha fatto presente che “non è accettabile truccarsi in quel modo, non favorisce l’inclusione. Se il copione prevede la figura di una donna africana serve trovare gente di colore che partecipi alla commedia”. Al termine dei saluti iniziali l’assessore ha lasciato il teatro senza guardare lo spettacolo teatrale. Il nostro disappunto nasce dal fatto che l’assessore non ha nemmeno visto la nostra commedia, ha dato un giudizio tranchant prima ancora di capire il messaggio che cerchiamo di portare ogni volta che saliamo sul palco. Nella commedia infatti sono presenti figure di diversa provenienza: è presente l’attore che fa la parte del cinese, un’attrice che fa la muta, altri due fanno la parte degli italiani provenienti dal Sud, c’è la coppia di pensionati cremaschi, insomma una varietà di stereotipi ognuno dei quali mette in evidenza in maniera goliardica le peculiarità dei personaggi. La donna africana nella commedia parla di fratellanza e uguaglianza, due ideali che a nostro avviso favoriscono l’inclusione, non il contrario.

Con la presente siamo a chiederle un incontro al fine di chiarire la situazione.

Cordiali saluti

La Compagnia Schizzaidee

6 risposte

  1. Il politicamente corretto spinto all’estremo può fare danni, come si può constatare nel libro di Federico Rampini “Suicidio occidentale”. Nel caso in questione ciò che mi colpisce è la condanna senza se e senza ma da parte dell’assessore, come succede tipicamente da parte dei politicamente corretti, che non accettano dialogo e attuano una sorta di processo sommario senza possibilità di replica.

  2. Pienamente d’accordo con l’assessore Anastasie Musumari a cui va tutta la mia stima. Spero che anche il sindaco le faccia sentire la sua solidarietà. Il rispetto e la dignità sono valori troppo spesso dismessi. Anche le compagnie amatoriali, per quanto libere di fare scelte superficiali, banali o fasulle, solo per accattivarsi una fetta di pubblico che non ama molto la riflessione, dovrebbero sentirsi in obbligo di fare qualche piccolo passo culturale e sociale in avanti. Appartengono a un passato triste, increscioso e superato i modelli stereotipati di una “negritudine circense”.

    1. Lascio alla Compagnia Schizzaidee la facoltà di risponderle. Tengo solo a precisare che nel caso specifico è semplicemente fuori luogo e offensivo parlare di ‘negritudine circense’.

  3. non c’erano dubbi sulla bontà degli intenti della compagnia teatrale.L’assessore frana vittima delle sue stereotipie che le ingabbiano la mente

  4. a proposito merita citare un fenomeno culturale divenuto di moda presso donne giovani di colore dall’Africa al Sudamerica all’Estremo oriente ( MondoMissione 14/11/2016), nonostante fosse inquietante dal punto di vista culturale e pericoloso per la salute: lo sbiancamento della pelle a scopo estetico in quanto la pelle bianca veniva ritenuta più attraente per i maschi, costi quel che costi. Moda pubblicizzata su locandine con su scritto “Indossa una nuova faccia” piuttosto che “dà addio alla tua pigmentazione” Le creme schiarenti, nate negli anni Sessanta , si erano talmente diffuse da diventare il quarto prodotto più usato dalle casalinghe delle metropoli del continente africano. Addirittura da uno studio dell’OMS il 77% delle donne nigeriane praticava lo sbiancamento della pelle. Il cd ” BLACK PRIDE” che fine aveva fatto? Rinnegato perchè ritenuto da molte donne africane inferiore in quanto a canone estetico rispetto al “WHITE PRIDE”. Roba da mandare completamente nel pallone il nostro assessore; chissà se ne era a conoscenza e cosa avrà pensato di queste donne? Da condannare senza appello al fuoco eterno per l’evidente tradimento delle origini estetiche? ed in che tipo di razzismo le collocherebbe ? Un razzismo alla rovescia? Ma si può parlare di razzismo per una donna anzi milioni di donne di colore che rifiutano il colore della loro pelle? Roba da azzeccagarbugli. E pensando di riabilitarle, in quale ruolo di attrice potrebbero essere collocate senza correre il rischio di urtare pelose sensibilità?

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