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Il gruppo consiliare in Provincia Centrodestra per Cremona, formato da rappresentanti della Lega e di Forza Italia, ha presentato una mozione al presidente Roberto Mariani con richiesta di convocazione urgente del Consiglio provinciale per la trattazione della mozione avente come oggetto la situazione economico-finanziaria di Centropadane Engineering srl e la revoca immediata dei licenziamenti.

Ecco il testo.

PREMESSO CHE 

  • nelle settimane scorse abbiamo lanciato l’allarme sulla situazione economico finanziaria  della società in house a partecipazione pubblica Centropadane Engineering srl; per questa ragione, a metà luglio, come gruppo Centrodestra per Cremona, abbiamo  depositato un ordine del giorno richiedendo fosse discusso nel primo consiglio utile; nonostante fosse pendente la richiesta del nostro ordine del giorno, è stato fissato per il 30  Luglio il Consiglio Provinciale con un solo punto all’ordine del giorno relativo  all’assestamento di bilancio; 
  • circa 48 ore prima dal Consiglio Provinciale abbiamo ricevuto un’integrazione dell’Ordine  del giorno con la proposta di delibera del Piano di Risanamento aziendale (120 pagine  compreso gli allegati) predisposto e approvato in data 23 luglio 2025 dal Consiglio di  Amministrazione della Società Centropadane Engineering srl ; 

CONSIDERATO CHE 

  • il testo della delibera del punto integrativo dell’ordine del giorno testualmente recitava che  il Consiglio Provinciale “prende atto e approva il piano di risanamento della società Centropadane Engineering srl come approvato dal CdA in data 23 luglio 2025”; 
  • nelle ore successive il sindacato che rappresenta i lavoratori, analizzato il Piano di  Risanamento, invitava pubblicamente i Presidenti delle Province di Cremona e di Brescia a  non approvarne il contenuto e a riprendere il tavolo sindacale bruscamente interrotto dai  vertici della società; 
  • durante il Consiglio provinciale di mercoledì 30 luglio il presidente Mariani, in maniera tanto  ambigua quanto frettolosa, proponeva di emendare la delibera predisposta dallo stesso  due giorni prima, togliendo dal testo il termine “approva” ma accettando di fatto con una  “presa d’atto” il Piano di risanamento proposto; 
  • solamente il gruppo Centrodestra per Cremona votava contro l’approvazione della delibera; 

PRESO ATTO CHE 

  • nemmeno dodici ore dopo la delibera di “presa d’atto” del Consiglio provinciale, giovedì  mattina 31 luglio, il Direttore generale della società convocava quattro dipendenti  consegnando loro la lettera di licenziamento;
  • nella stessa giornata, dopo il licenziamento dei quattro dipendenti, altri tre dipendenti  rassegnavano le dimissioni; 

RITENUTO CHE 

  • come più volte denunciato da questo Gruppo consiliare, siamo di fronte ad un fatto di una  gravità inaudita e senza precedenti per una società a totale capitale pubblico;                                                                                                                 
  • i licenziamenti dei quattro dipendenti sono una scelta brutale e ingiustificata che calpesta  la dignità e i diritti dei lavoratori, chiamati ingiustamente a pagare il prezzo delle scelte di  rappresentanti politici che non hanno voluto palesemente assumersi, attraverso il voto  contrario, le proprie responsabilità; 
  • ci siano forti perplessità sulla legittimità della motivazione che sottende ai licenziamenti, considerando che la crisi aziendale non è dovuta a criticità di mercato, ma solo dal mancato  conferimento degli incarichi alla società da parte dai soci, in particolare dalla Provincia di  Cremona; 
  • sia necessario che non solo il presidente Mariani e l’attuale maggioranza, ma tutto il  Consiglio provinciale, si assumano le proprie responsabilità, sia politiche sia in qualità di soci  titolari del 49% delle quote societarie; 

il Consiglio provinciale 

impegna il Presidente della Provincia a chiedere ai vertici della società di 

  1. revocare immediatamente i licenziamenti già eseguiti ai danni dei quattro dipendenti,  reintegrandoli nel proprio posto di lavoro; 
  2. sospendere qualsiasi ulteriore azione finalizzata ad un eventuale piano di  dimensionamento sempre ai danni dei lavoratori. 
  3. ristabilire le corrette relazioni sindacali, come richiesto dai sindacati; 4. redigere un nuovo Piano di Risanamento che tuteli realmente gli interessi degli enti soci e la  dignità dei lavoratori e delle loro famiglie. 

 

Il Gruppo consiliare provinciale Centrodestra per Cremona Lega e FI 

Valeria Patelli 

Giovanni Rossoni 

Filippo Raglio

L'Editoriale

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