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Tradizione e creatività, produzione artigianale da nord a sud d’Italia sono le protagoniste del secondo weekend della Festa del Torrone, in dirittura di arrivo domenica 17 novembre, nell’ambito della 27^ edizione della kermesse gastronomica che ha come protagonista il più aromatico tra i dolci italiani, uno dei simboli di Cremona, in tutte le sue declinazioni regionali.

Tra i celeberrimi ospiti protagonisti di questa edizione 2024 Edoardo Raspelli che ha radunato al PalaTorrone centinaia di persone per ascoltare la ”confessione a cuore aperto” del grande chef Carlo Cracco noto al grande pubblico, tra le tante cose, come volto televisivo nel ruolo di giudice a Masterchef dal 2011 al 2017 e per la partecipazione a numerosi format tv dedicati alla cucina.
Un altro nome dell’alta cucina è stato Francesco Morano, un prodigio dell’alta cucina: classe 2002, è infatti head chef e patron del prestigioso ristorante Pinocchio a Borgomanero (Novara) insieme al nonno Piero Bertinotti ed alla mamma Paola.

Entrambi questi attesissimi incontri sono stati condotti e presentati da Edoardo Raspelli. Accanto a Raspelli, Francesca Buonaccorso, fotomodella e titolare della novarese RB RoccaBuona Eventi di P.R.E.G.I.

Grande successo anche delle ricette e delle idee del celebre barman Marco Pistone che per l’occasione ha creato un gin singolare.

Ospite e destinatario del premio “Torrone d’Oro” edizione 2024, dedicato a chi rappresenta Cremona e il suo territorio e ne valorizza l’immagine nel mondo, è stato Antonio Cabrini, ex calciatore, allenatore e campione del mondo di calcio con l’Italia nei mondiali del 1982. Il campione ha ricevuto la prestigiosa targa alla presenza del pubblico e delle istituzioni cittadine nella Sala Quadri adel Palazzo Comunale.

Immancabile anche il Premio Bontà, riconoscimento che ogni anno premia associazioni, iniziative, personalità o progetti finalizzati al volontariato, alla beneficenza e al “far del bene”. Quest’anno il premio è andato a Palmiro Fanti, storico tipografo e benefattore cremonese.

Proprio attraverso il torrone questa manifestazione racconta la tradizione italiana di quattro produttori, partendo dal sud Italia con la Calabria, risalendo fino alla Toscana passando da Alghero, fino ad approdare a Cremona e in Piemonte, presentati da Paolo Massobrio, giornalista e gastronomo, che accompagnerà il pubblico alla scoperta dei loro segreti.

Miele, mandorle, zucchero e aromi, tra morbidezza e croccantezza, parlano al palato dei golosi attraverso la produzione dolciaria, in particolare quella di Bagnara Calabra con il suo torrone IGP, ma non solo.

La cultura resta protagonista della Festa del Torrone con Damiano Carrara che, in collaborazione con Milano Bookcity, ha presentato il suo ultimo libro “Naturalmente, la mia pasticceria per tutti”, nella Sala Eventi di Spazio Comune in piazza Stradivari. Si tratta di una raccolta di ricette moderne e alla portata di tutti con un focus sul gluten free, passando per la sua visione del futuro della pasticceria. Carrara ha raggiunto la fama negli Stati Uniti prima di tornare in Italia, dove è diventato giudice di Bake Off Italia, ha partecipato a diversi programmi televisivi e nel 2021 ha realizzato il suo sogno aprendo l’Atelier Damiano Carrara a Lucca, una pasticceria che offre dolci senza glutine.

A coronamento dell’ultimo giorno di kermesse, domenica 17 alle 17 Gabriele Citti, giovane talento e vincitore dell’ultima edizione di Bake Off Italia, racconterà la sua storia di passione per la pasticceria nata durante il lockdown e presenterà i suoi futuri progetti.

Tra gli appuntamenti anche la premiazione della Pasticceria Antoniazzi, specializzata in una vasta gamma di dolciumi e divenuta famosa per i suoi prodotti tipici della tradizione mantovana.

Domenica 17 novembre dalle 17.15 imperdibile il grande spettacolo finale, come da tradizione per la conclusione della festa del Torrone, che incanterà la piazza, con le suggestioni e il fascino di evoluzioni acrobatiche, di luci, colori, sorprese ed effetti, frutto della libera fantasia di artisti in grado di lasciare a bocca aperta i più piccoli ed emozionare gli adulti.

La Festa del Torrone è anche un’occasione imperdibile per scoprire il ricco patrimonio artistico, architettonico e musicale di Cremona, capitale mondiale dell’arte liutaia e patria di Stradivari, grazie alle tante iniziative turistiche e di promozione, ai tour guidati e agli itinerari creati appositamente in occasione della Festa.

Intanto continuano gli appuntamenti della 27esima edizione della Festa del Torrone con un viaggio nella piramide olfattiva. Spazio a Lumi di Luana Piroli e Michele Lorenzin con la loro nuova linea di profumi gourmand dedicata al torrone, un omaggio alla città di Cremona e al suo dolce più tipico. Una rappresentazione olfattiva dei luoghi che hanno caratterizzato l’infanzia di Prioli, nativa proprio di Cremona.

 “All’interno della nostra nuova fragranza ho voluto raccogliere la carezza di mia nonna, il bacio sulla fronte di mio nonno, – racconta Piroli – e i bautini che mio padre lanciava la notte di Natale”. Nasce da qui l’idea di unire alla fragranza del torrone quella del bautino di Vergani, una sfida tutt’altro che semplice che oggi ha il sapore di “un dolce abbraccio”.

La profumeria di nicchia è ricca di oli essenziali, molto più persistente di quella commerciale, per nulla invadente. Sono nove i mesi che occorrono per la realizzazione di un profumo. Quasi come fosse una ricetta, gli oli essenziali vengono amalgamati, le note olfattive dosate. Dopo aver definito la piramide olfattiva, il processo prevede una macerazione di 45 giorni. Una catena produttiva che non permette la realizzazione di grossi numeri e per questo di nicchia.

“Tutti i nostri prodotti sono rigorosamente Made in Italy – spiega la Prioli – Ci appoggiamo a un laboratorio dell’Emilia-Romagna al cui interno vengono premiati i ragazzi che frequentano l’Accademia del Profumo.” Una scelta coraggiosa che va incontro ai giovani a discapito dei nasi più blasonati.

Dietro ogni profumo c’è un mondo che esprime l’unicità di ogni persona e della pelle che incontra, fissandosi e legandosi in modo diverso a ogni individuo che riesce a esaltarne delle note diverse.

Una memoria, dunque, che si fissa attraverso l’olfatto per radicarsi all’interno dei nostri ricordi.

Dai ricordi del Bautino di Vergani, Luana Piroli ha preso ispirazione “Con il bautino Vergani mantiene l’unico prodotto che resta completamente artigianale” spiega Ivan Bassanetti Funzionario Vendite di Vergani.

Dulce Fundamentum è un mix di sapori ed essenze, composte da note di testa, quelle della scoperta, cioccolato fondente, nocciole tostate e rhum; note di cuore, che come carezze attivano i ricordi custoditi nell’anima con mandorla e miele e, per concludere, le note di fondo, che rappresentano la radice e restano sulla pelle con zucchero filato e fava tonca.

Anche il pubblico ha partecipato attivamente raccontando i ricordi evocati da questo dolce profumo: dal Natale al calore ma anche la dolcezza dei ricordi di famiglia e le luci dei presepi.

Michele Lorenzin, è l’artista che ha dato vita al packaging di Dulce Fundamentum.

“Non avrei che potuto scegliere l’argento e il rosso, i colori della città di Cremona, cercando di rendere visivamente quel che Luana ha regalato al nostro olfatto scegliendo un pack avvolgente”.

Dulce Fundamentum è disponibile on line e in diverse profumerie di nicchia in Italia consultabili sul sito lumi.it.

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