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Il Comune di Cremona e il Comune di Crema hanno deciso di uscire da Reindustria. Ne ha dato notizia in anteprima oggi il giornale online Cremona Libera con un articolo firmato dal direttore Federico Centenari.  ”Rei – Reindustria Innovazione è una “società di marketing territoriale composta da un capitale sociale interamente pubblico” – spiega Centenari -. La società è nata nel 1995 come Agenzia di Sviluppo Locale (nel 2005 si è trasformata in Reindustria Agenzia Cremona Sviluppo, nel 2016 in REI – Reindustria Innovazione) e oggi conta quattro soci: la Camera di Commedio di Cremona (che detiene il 59,10% delle partecipazioni), il Comune di Cremona (7,05%), il Comune di Crema (33,40%) e Consorzio.it (0,45%). Società, quest’ultima, che riunisce tra i suoi soci i sindaci dei Comuni del Cremasco oltre al presidente della Provincia, Roberto Mariani. La “mission” di Reindustria è ben riassunta sul sito ufficiale: “Il valore di REI risiede nell’attenzione per il territorio e per un suo sviluppo consapevole, grazie allo studio e alla realizzazione di progetti multistakeholders, diretti a creare sinergie di aggregazione e mix collaborativi di beneficio collettivo”.

Rei si occupa di sviluppare il territorio della sua Provincia sia da un punto di vista culturale che imprenditoriale. Porta avanti progetti di varia natura, coinvolgendo realtà aziendali del territorio e cercando di sviluppare soluzioni innovative attraverso la collaborazione di più enti territoriali. Si occupa inoltre di promuovere l’attrattività turistica attraverso l’organizzazione di eventi che valorizzino le tradizioni e i punti forti del territorio”.

”Tutto questo dal 1995 a oggi, sebbene sia in effetti difficile ricordare – precisa Centenari –  attività di rilievo con ricadute concrete sulla città messe in campo dalla società. E, da quanto si apprende, sarebbe proprio questa la motivazione alla base della decisione delle Amministrazioni comunali di Cremona e Crema (che insieme pesano più del 40% in Reindustria) di abbandonare la società”.

In realtà Reindustria è da tempo inutile. L’abbandono della compagine societaria da parte dei Comuni di Cremona è la presa d’atto di una realtà all’evidenza generale e che Antonio Grassi ha spiegato nell’articolo pubblicato da questo blog il 23 luglio 2023 e che qui sotto riportiamo.

Inaffondabili: comandano poco, obbediscono e affondano il territorio

 

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