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 “Siamo punto e a capo. La sicurezza era e resta un problema grave per Cremona. Le grida manzoniane del Sindaco e della Giunta sono rimaste tali. Ovvero il nulla. Ed è per questo che ho depositato in queste ore l’ennesima interpellanza all’Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale, controfirmato anche dal consigliere Cristiano Beltrami per sapere quali misure concrete l’Amministrazione comunale intenda mettere in campo per prevenire e contrastare il ripetersi di episodi di violenza nelle aree urbane maggiormente a rischio. Ma soprattutto quali siano le iniziative siano intraprese in seno al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per affrontare questo tema. E anche quale sia il ruolo dell’Amministrazione comunale in quella sede istituzionale”. Lo dice oggi Alessandro Portesani, capogruppo di ‘Novità a Cremona’ e già candidato sindaco per il centro destra.

 “Non sono nostre fantasie – spiega Portesani – basta leggere la cronologia dei fatti riportati dai media locali: 23 febbraio 2025, dipendente del bar ‘La Ciocco’ ferito gravemente in Galleria XXV aprile. 28 febbraio 2025, violenta rissa tra gruppi di giovani in via Dante. 4 aprile 2025, parapiglia in piazza della Pace. 5 aprile 2025, episodi di violenza tra via Palestro e la zona stazione. 8 aprile 2025, rissa in piazza delle Tranvie. E in mezzo a questi episodi più gravi se ne sono verificati tanti altri di minore intensità. A fronte di questo credo che ce ne sia abbastanza perché Andrea Virgilio possa avvalersi dei poteri specifici e autonomi che l’articolo 54 del D.Lgs. 267/2000 conferisce al sindaco per intervenire con ordinanze urgenti a tutela della sicurezza pubblica.  E se non ritenga opportuno promuovere un rafforzamento della presenza della Polizia Locale nelle aree sensibili, attraverso forme di presidio fisso o pattugliamento mirato in sinergia con le forze dell’ordine statali”.

 “Ma come ‘Novità a Cremona’- prosegue l’ex candidato sindaco del centrodestra – chiediamo a Virgilio di compiere un ulteriore passo con convinzione e con coraggio. Cioè di valutare la possibilità di collaborare attivamente con le associazioni dei pubblici esercizi per individuare e implementare soluzioni condivise per la sicurezza nei luoghi della movida e nelle aree centrali della città. L’articolo 50 del decreto legislativo già citato conferisce al sindaco, quale Ufficiale di Governo, il potere di coordinare e riorganizzare gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, al fine di armonizzare l’espletamento dei servizi con le esigenze generali degli utenti”

“Serve una svolta immediata per Cremona. Non si può pensare di proseguire con questa incredibile situazione. Dopo i feriti gravi si rischia il peggio”, conclude Portesani.

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Edoardo Raspelli

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