Con il legno si costruiscono stupendi strumenti musicali, vanto per Cremona. Poi, però, è necessario custodire correttamente questi strumenti: è fondamentale proteggerli da sbalzi di temperatura e umidità, evitando l’esposizione diretta al sole e a fonti di calore.
Altro esempio di capolavoro in legno è l’armadio intarsiato del Platina, custodito nel museo civico Ala Ponzone. Anche questo stupendo manufatto deve essere mantenuto in una sala climatizzata per evitare che nel tempo si danneggi. In edilizia si usa il legno, ma necessita di una costante manutenzione per evitare degradazioni delle caratteristiche meccaniche.
Il legno richiede un’attenta cura dei dettagli per prevenire l’infiltrazione di umidità, che può causare marciume e altri problemi.
La tendenza del legno a espandersi e contrarsi con le variazioni di umidità può portare alla formazione di crepe (fessure) sulla superficie, con un potenziale impatto sull’integrità strutturale. Inoltre le strutture in legno vengono ancorate a piastre in acciaio tramite viti che periodicamente devono essere controllate, appunto per questo ‘movimento’ del legno. Un esempio sono i giochi in legno nei parchi pubblici cittadini: annualmente il Comune deve farli verificare dalla ditta incaricata che controlla e serra le viti allentate. Visti i costi di queste continue manutenzioni, il Comune ha deciso gradualmente di sostituire questi giochi in legno con altri manufatti che non necessitano di continue verifiche.
Altro esempio è la struttura che copre la piscina olimpionica comunale. Questa struttura è datata (1985) ed è costruita in legno lamellare. Periodicamente devono controllare lo stato del legno e tutti i fissaggi, inoltre devono controllare eventuali infiltrazioni di acqua dal tetto soprastante.
Poi ci sono esempi di strutture edili in legno lamellare che sono crollate qua in zona. Il Palafarina di Viadana, inaugurato nel 1996 e crollato nel febbraio del 2015 per una forte nevicata. Stessa sorte per il palazzetto dello sport di Castel Goffredo, inaugurato nel 2009 e crollato pure lui in febbraio del 2015 sotto la neve.
Sicuramente il legno lamellare ha dei pregi ed è utilizzato da architetti famosi per realizzare edifici che danno risalto al legno esteticamente, nonché come materiale ecocompatibile.
Esempio è il Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka, progettato da MCA – Mario Cucinella Architects. Il padiglione è costruito in legno lamellare, progettato per essere riutilizzabile e smontabile, seguendo i principi di sostenibilità e circolarità.
E con il legno lamellare (per travi secondarie, colonne e solai), acciaio (per travi primarie e giunzioni) e alluminio e vetro (per le facciate), avrebbero dovuto essere realizzati i sette piani fuori terra del nuovo ospedale. Apprendiamo che da qualche mese il progetto dell’edificio ospedaliero è stato ridimensionato da 9 piani a 7 piani: un piano interrato e un piano terra con struttura in cemento armato e 5 piani con strutture in acciaio e legno.
Da profano resto dubbioso sul fatto di avere i giardini pensili (vegetazione con radici, terriccio ed acqua d’irrigazione) che avvolgono l’edificio: se l’umidità dovesse penetrare all’interno della struttura non ci sarebbe il rischio di far marcire il legno, nonostante sia trattato, a lungo andare?
Chi poi dovrebbe fare la manutenzione periodica e le verifiche del caso, come accederà alla struttura in legno?
Il progetto declara una durata dell’edificio di 100 anni. “Ai posteri l’ardua sentenza”.
Gianluigi Stagnati
Movimento per la riqualificazione dell’ospedale di Cremona