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In più occasioni sulla stampa nazionale e locale, sia da parte di figure politiche e culturali, sia da parte di singoli cittadini, si evidenzia una volta di più la drammatica situazione in cui  versa la sanità pubblica non solo a Cremona ma ovunque . Manca personale. Si arriva a  casi estremi. Il 18 novembre alle ore 10 al pronto soccorso del Villa Scassi di Genova  c’era un medico per gestire 100 pazienti. Il rapporto Crea 2022 segnala la mancanza di  15.000 medici e 250.000 infermieri. non ci sono soldi per le nuove assunzioni. Tutto  rimandato al 2026 (forse) .

Secondo il sindacato Anaoo gli stipendi del settore sono i più  bassi d’Europa. Questo spiegherebbe la fuga all’estero o verso strutture private di medici  e infermieri. Per il cittadino tutto ciò significa disagi estremi: liste d’attesa interminabili  per visite ed esami diagnostici, pronto soccorso al collasso. Ci si cura a proprie spese  ormai. Gli italiani nel 2022 per curarsi hanno sborsato di tasca propria circa 42 milioni di  euro, l’80% dei quali in studi medici e strutture private. Due milioni di italiani rinunciano a curarsi  per problemi economici. 

“I soldi sono finiti “ dice il ministro Giorgetti. Nonostante ciò in  Italia si è deciso di costruire nuovi ospedali . Al nord Piacenza, Cremona, Desenzano, Trento solo per citarne alcuni . Ci si domanda perché, vista la situazione economica, invece di fare nuove costosissime strutture non si proceda con la riqualificazione dell’esistente dirottando le risorse risparmiate verso medici , infermieri e adeguamento  delle attrezzature con lo scopo di migliorare i servizi offerti al cittadino. Ma si sa l’edilizia è un settore trainante. Se poi i fondi sono pubblici al carro si attaccano in tanti.

Il faraonico  progetto dell’ospedale del futuro previsto a Cremona è figlio di una scelta imposta e mai condivisa coi cittadini e frutto di un accordo politico bipartisan a livello regionale. Questa ottava meraviglia del mondo è una costruzione futuristica semicircolare  che ospiterà anche attività commerciali, ricreative e ludico-sportive, asilo e biblioteca e annesso un grande parco della salute con “recinti ove potranno pascolare gli  animali “, il bosco delle farfalle, le arnie per le api, un laghetto e un percorso ludico – sportivo . Una struttura unica in in Italia che tutte le altre città avrebbero voluto ma che  solo la buona stella (quella di Negroni?) e l’intercessione di sant’Omobono hanno  catapultato sui fortunatissimi cremonesi. Una provincia in costante calo demografico che  dovrebbe esultare, perché baciata dalla buona sorte, senza perdere tempo nel porsi domande in merito e accettare la sostituzione (come viene ipocritamente chiamata  la demolizione) del vecchio ospedale… che vecchio non è perché ha solo 50 anni. E invece il locale Movimento per la Riqualificazione dell’Ospedale qualche domanda se  la pone.

Quanto costa questa nuova struttura ? 

Ad oggi il costo stimato è di circa 330 milioni di euro che alla data termine prevista (2031)  sicuramente lieviterà non poco.

Quanto costa la riqualificazione dell’attuale ospedale? 

– Non si sa! Non è mai stata indetta una gara per un progetto di riqualificazione. L’Azienda Socio Sanitaria Territoriale  ha sempre sostenuto (chissà perché) che riqualificare fosse più costoso.

Quanto costerà la manutenzione del grande parco della salute e di tutte le  strutture ad esso connesse? 

Nel progetto non c’è nemmeno una indicazione di massima su tali costi.

Il Movimento supportato anche da tecnici ritiene invece che sia possibile replicare  nell’attuale presidio quanto previsto nel nuovo ospedale ottenendo un cospicuo risparmio  maggiore di 150 milioni di euro. 

Per questo chiede con forza alle competenti autorità e a tutte le forze politiche locali e  regionali che venga indetta una gara per un PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE che  consenta un confronto serio e documentato tra RIQUALIFICARE o COSTRUIRE ex novo. 

In una fase storica in cui la sanità pubblica sta viaggiando verso un degrado inarrestabile  (volutamente provocato da chi vuole trasformare la salute in un redditizio business privato)  e con uno stanziamento di risorse sempre più esiguo, sarebbe gravissimo sprecare  denaro pubblico che potrebbe invece essere utilizzato in altro modo. 

 

Movimento per la Riqualificazione dell’Ospedale di Cremona

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