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La cosa interessante non è la richiesta di rinvio a giudizio e neppure il ruolo di difensore dei balneari, sapete quelli che difendono la proprietà privata di una cosa pubblica. In fondo siamo abituati a mandare in Parlamento personcine deliziose, competenti e che lavorano nell’interesse del Paese e dei suoi cittadini.

L’aspetto intrigante della vicenda, almeno per i cremonesi, è che ce l’abbiamo mandata noi a rappresentarci, noi che forse abbiamo pensato alla possibilità di concessioni balneari anche sugli spiaggioni del Po, magari da affidare ad alcune Società Canottieri in cerca di riscatto contabile. E’ stata quindi un’ottima scelta elettorale, anche perché l’avversario era una persona di specchiata onestà e grande competenza.  Tutta roba che dalle nostre parti viene vista con grande sospetto.

 

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