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La questione dei 13 milioni destinati alla costruzione della tangenziale di Dovera, ma che la Provincia ha deciso di spostare a Casalmaggiore per un analogo intervento presenta almeno tre punti critici, che rendono l’operazione non solo molto problematica, ma anche molto discutibile.

Il primo. La tempistica e la relativa comunicazione sull’intenzione di spostare le risorse non trovano una giustificazione. L’operazione è stata divulgata senza alcun preavviso in un modo molto simile allo stile trumpiano. È apparsa, nei fatti e nei comportamenti della Provincia, un’imposizione che non lascia spazio alla possibilità di confronto reale. Anzi innesca una diatriba che può spaccare il territorio in due.

Il secondo. La provincia interviene sui finanziamenti erogati dalla Regione. Ora, come ha spiegato in modo chiaro e inequivocabile il consigliere regionale della Lega Riccardo Vitari, l’unico soggetto abilitato a decidere destinazione dei 13 milioni è la Regione che ha già deciso per Dovera. 

E la sola cosa certa in questa vicenda è che la proposta della Provincia non può essere considerato un esempio di buona politica.  Perché  la Provincia abbia deciso di intraprendere questa strada assai pericolosa non è chiaro, ma viene il sospetto che il motivo esuli dalle giustificazioni fino ad oggi portate per sostenere lo spostamento del finanziamento.

Il terzo. Se la proposta della Provincia  dovesse andare in porto, sarebbe un duro colpo per la credibilità delle istituzioni. Come infatti può essere credibile la Regione che delibera un finanziamento per un Comune e cambia idea perché la Provincia gli chiede di cambiarlo?

È una questione di principio fondamentale. Se avvenisse lo spostamento nessun Comune che ha ricevuto delle risorse regionali sarebbe più sicuro di ottenerle. Si troverebbe subito tra coloro che sono sospesi.  In altre parole se un finanziamento regionale può essere riassegnato su richiesta di un ente locale, quali altri progetti potrebbero essere a rischio in futuro? Questo sistema non genera fiducia e pertanto non è accettabile.

Su questa vicenda stupisce il silenzio dei due consiglieri regionali del Pd e di fratelli d’Italia. L’unico che ha avuto il coraggio, e non saprei definirla diversamente, d’ intervenire  in maniera chiara precisa. E infine non dimentichiamo che il problema non riguarda solo Dovera , ma l’intera strada Bergamina.

 

Piergiacomo Bonaventi

sindaco di Pandino

L'Editoriale

Giuliana Guindani

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