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Forse la sanità lombarda sta finalmente uscendo dalle difficoltà che l’hanno profondamente segnata negli ultimi anni, dalle liste d’attesa alla carenza di personale sanitario, dall’avanzare implacabile della sanità privata ai soldi che non ci sono per il personale ma che magicamente si trovano per buttare giù un ospedale perfettamente funzionante e costruirne uno a pochi metri di distanza.

E’ infatti di qualche giorno fa la notizia che il personale delle pompe funebri ha finalmente avuto l’autorizzazione (in precedenza negata) a svolgere anche attività di trasporto sanitario e quindi occuparsi sia di carri funebri e cadaveri /salme  che di ambulanze e malati, sofferenti ma ancora vivi.  Una riforma epocale della Sanità lombarda, una visione certamente ispirata a quanto  anticipato da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi:  l’introduzione nella sanità pubblica della figura professionale del monatto.

Il prossimo passo sarà certamente l’istituzione di una nuova struttura sanitaria denominata lazzaretto, altro che case della salute e nuovo ospedale.

 

OCTOPUS

L'Editoriale

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