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L’unità operativa diretta da Gian Luca Canu (nella foto centrale con la sua équipe) è stata accreditata.  Garantita l’attività in urgenza h24, migliora la rete di intervento per le patologie tempo dipendenti. Il direttore Belleri «Risultato importante, stiamo lavorando per attivare anche la chirurgia toracica».

La chirurgia vascolare dell’ospedale di Cremona ha ottenuto l’accreditamento di struttura complessa. Per intenderci, è diventata un reparto autonomo a tutti gli effetti, sia dal punto di vista gestionale che organizzativo. Sino ad oggi faceva parte della chirurgia multispecialistica.

Come spiega Ezio Belleri (direttore generale Asst di Cremona) «si tratta di una notizia molto importante per due motivi: da un lato migliora la qualità delle cure per i pazienti. L’attività verrà garantita sette giorni su sette, ventiquattr’ore su ventiquattro, con un grande vantaggio per il trattamento delle patologie in cui il tempo salva la vita. Penso alle reti Stroke (ictus) o Stemi (infarto miocardico) e a tutte quelle patologie vascolari per le quali avere lo specialista sempre presente in ospedale garantisce il trattamento più adeguato. Ricordo che un anno fa oltre al primario c’erano solo tre medici, oggi sono sette. Non è stato facile, ma ci siamo riusciti».

«Dall’altro lato l’accreditamento della chirurgia vascolare, diretta dal dottor Canu, rappresenta un tassello fondamentale per ottenere il riconoscimento di DEA di secondo livello (Dipartimento Emergenza e Accettazione). A questo punto – conclude Belleri – l’Ospedale di Cremona ha sostanzialmente tutti i requisiti tecnici necessari. Il Piano di organizzazione aziendale (POAS), infatti, prevede la presenza in organico di una unità operativa di chirurgia toracica, stiamo lavorando per trovare gli specialisti e attivare anche questo servizio».

ATTIVITÀ IN CRESCITA: 450 INTERVENTI IN UN ANNO

«Il 2024 è stato un anno decisivo per la chirurgia vascolare – aggiunge il direttore Gian Luca Canu – che ha visto un notevole incremento dell’attività con 450 interventi, un dato determinante per ottenere l’accreditamento. Il parametro è di 250-300 interventi l’anno, possiamo dire di averlo ampiamente superato. Il lavoro che sta svolgendo l’attuale direzione aziendale ci rende ancora più ottimisti per il futuro con una prospettiva di ulteriore miglioramento. Un altro elemento fondamentale per la nostra crescita è rappresentato dalla collaborazione con le altre specialità ospedaliere e con i medici di base».

LA CHIRUGIA CHE «SALVA LA VITA»

«Attualmente l’attività chirurgica si svolge nell’80% dei casi in elezione (programmata) e nel 20% in urgenza – precisa Canu. Intervenire in emergenza e con tempestività significa evitare al paziente un’invalidità permanente, eventi ischemici cerebrali irreversibili e, nel peggiore dei casi, conseguenze infauste. La chirurgia vascolare è una specialità particolarmente impegnativa che tratta, ad esempio, gli aneurismi aortici rotti o i traumi complessi. D’ora in poi, sarà possibile trattare chirurgicamente anche il piede diabetico, evitando ai cittadini di rivolgersi ai centri di altre città».

ANESTESISTA «DEDICATO»

«Per una migliore gestione dei pazienti complessi possiamo contare su un anestesista di riferimento con competenze specifiche. Questa scelta per nulla scontata denota un’attenzione particolare per il potenziamento della chirurgia vascolare, che utilizza sia tecniche tradizionali che mininvasive», conclude Canu.

GLI SPECIALISTI DELLA CHIRURGIA VASCOLARE

L’équipe diretta da Gian Luca Canu è composta dai medici: Stefano Aiello; Cristina Guadrini, Stefano Boschini; Maria Carlucci; Alice De Giorgi; Astrid Cavenaghi; Giulia Moretti.

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