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Impianti giganti e molto diffusi di biometano stanno trasformando non solo il paesaggio e l’economia, ma tengono in scacco i Comuni con il ricatto delle compensazioni e gli oneri di urbanizzazione. Comuni che non hanno ripensato negli anni, se non pochi, i bilanci senza entrate da nuovo cemento. Un bancomat che ha lasciato indenni sprechi, inefficienza della spesa pubblica, in alcuni casi clientelismo se non anche corruzione.

Con le società proponenti con capitale sociale esiguo, create ad hoc e coda di organigrammi di scatole cinesi, il pranzo è servito.

I costi di smantellamento e bonifica impianti

La costruzione e gestione di impianti per il biometano può mettere a rischio l’equilibrio finanziario dei Comuni in diversi modi. In particolare, i Comuni potrebbero trovarsi di fronte a costi imprevisti e molto onerosi per la bonifica di impianti abbandonati da società che non trovano più conveniente l’investimento, oltre alla mancata riscossione di oneri di urbanizzazione.

Si sta già verificando con i poli logistici e qualche Comune è andato in rischio di default per l’esposizione creditoria. Se a finanziare sono poi crediti deteriorati la bolla finanziaria è assicurata.

Oneri non incassati

La mancata riscossione degli oneri di urbanizzazione, dovuta a problemi finanziari delle società o alla loro cessazione, può creare un deficit nel bilancio comunale. Crediti che danno poi origine al fondo FCDE di accantonamento crediti non riscossi.

Dipendenza economica

L’eccessiva dipendenza da un’unica fonte di entrate, come gli oneri derivanti da impianti di biometano, può rendere i Comuni vulnerabili a fluttuazioni economiche o cambiamenti normativi nel settore.

L’impatto sulla pianificazione urbanistica

La presenza di impianti di biometano può influenzare la pianificazione urbanistica e l’uso del territorio, creando potenziali conflitti con altre attività o esigenze locali.

I costi di gestione

Anche la gestione ordinaria degli impianti, come la manutenzione e il controllo, può comportare costi significativi per i Comuni, soprattutto se la società che li gestisce non adempie ai suoi obblighi.

Elaborazione ERIR perché soggetti alla Seveso Ter

Vanno poi considerati i costi di elaborazione e monitoraggio della pianificazione del rischio, aggiornamento piano emergenza esterno, aumento costi assicurativi. In caso di esplosione, danneggiamento di strutture pubbliche e possibili corresponsabilità di mancato controllo e conformità urbanistica.

Risarcimento danni ai cittadini

Gli impianti considerati di pubblica utilità sono oggetto di possibili richieste di risarcimento danni per svalutazione delle case da parte dei cittadini.

Quali i benefici che azzerano tutto quanto sopra? I cittadini scrivano ai consiglieri comunali affinché chiedano al revisore la verifica sui rischi per gli equilibri finanziari dell’ente.

 

 

Maria Grazia Bonfante

Coordinamento nazionale Terre Nostre

Coordinamento provinciale Salviamo il Paesaggio

 

 

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