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«Prima il paziente, poi l’ospedale, poi noi»il mantra dell’ex primario che ha fatto scuola. Oggi prende forma il progetto da lui immaginato e portato avanti dall’équipe guidata da Roberto Grassia.

 L’Endoscopia digestiva e gastroenterologia di Cremona ha una nuova sala endoscopica ibrida che integra in un unico ambiente apparecchiature endoscopicheecografiche e radiologiche avanzate da utilizzare in modo integrato.

In segno di riconoscenza per il lavoro svolto negli anni, la sala è stata intitolata al dottor Federico Buffoli, scomparso nel 2023 e già direttore del servizio dal 2008 al 2021. Buffoli è riconosciuto ancora oggi dalla comunità scientifica nazionale e internazionale come un precursore nell’impiego di tecniche endoscopiche innovative per il trattamento delle patologie gastrointestinali complesse.

CHI HA PARTECIPATO ALL’INAUGURAZIONE

La nuova sala è stata inaugurata giovedì 11 settembre 2025, alla presenza del direttore generale Ezio Belleri, affiancato dal direttore sanitario Francesco Reitano, dal direttore amministrativo Gianluca Leggio, dai direttori di dipartimento Enrico Storti (Emergenza urgenza), Erika Viola (Area chirurgica) e da Roberto Grassia (direttore Endoscopia digestiva e gastroenterologia). Sono intervenuti il presidente del Consiglio Comunale Luciano Pizzetti e la presidente degli Amici dell’Ospedale “Gianni Carutti” Ida Beretta.  Hanno partecipato anche i famigliari del dottor Buffoli, la moglie Laura e figli Michele Andrea, accompagnati dagli amici più intimi.

Dopo la presentazione e il taglio del nastro, è stata svelata la targa dedicata all’ex primario, accolta da un lungo e commosso applauso. Don Marco Genzini ha benedetto la sala, e ha sottolineato l’importanza di questo momento perché «i malati ricordano gli operatori sanitari e il loro modo di rapportarsi con le persone».

L’ORGANIZZAZIONE RUOTA INTORNO AL PAZIENTE

«Rispetto alle sale endoscopiche tradizionali, la nuova sala è più ampia (45 mq) ed è dotata di un apparato tecnologico multifunzionale» spiega Grassia. «Inoltre, risponde ai più moderni standard di aerazione che agevolano il supporto anestesiologico durante le procedure interventistiche».

«Questo consente di offrire a tutti i pazienti, in particolare a chi è affetto da patologie oncologiche, procedure endoscopiche avanzate e interventi terapeutici innovativi e integrati nei diversi distretti dell’apparato digerente» precisa Grassia. «Uno dei vantaggi maggiori è rappresentato dalla logistica: una volta in sala, il paziente non viene più spostato. Gli specialisti – anestesista, gastroenterologo, radiologo, chirurgo, tecnico di radiologia, nurse anestesista – insieme agli infermieri dell’endoscopia hanno a disposizione in un unico spazio tutta la strumentazione necessaria».

COMPETENZE VALORIZZATE, ORGANIZZAZIONE PIÙ EFFICIENTE

 «L’apertura della nuova sala endoscopica dimostra come spazi adeguati e una dotazione tecnologica polifunzionale siano fondamentali per valorizzare le competenze dei professionisti e migliorare l’organizzazione a favore dei pazienti» spiega Belleri. «Tutto questo è funzionale a promuovere una modalità di lavoro completamente diversa, basata sull’interazione sistematica fra specialisti e sulla valutazione multidisciplinare di ogni singolo caso. Stiamo parlando di un servizio che lo scorso anno, fra Cremona e Oglio Po, ha erogato 9.600 prestazioni endoscopiche e strumentali».

Con la sala ibrida sarà possibile gestire in modo più snello le procedure avanzate, con una significativa riduzione dei tempi di attesa per i pazienti ricoverati. «Attualmente, per motivi di sicurezza, queste procedure vengono eseguite nella piastra operatoria. Con la nuova sala la programmazione sarà più rapida e non interferirà con altre attività chirurgiche» aggiunge Belleri.

LA DEDICA A FEDERICO BUFFOLI

«Purtroppo, non ho mai conosciuto personalmente il dottor Buffoli, ma ne ho sempre sentito parlare con profonda stima e riconoscenza da chi ha lavorato con lui. Ricordarlo oggi è sembrato doveroso» afferma Belleri. «Ringrazio la moglie e i figli per la loro presenza: l’iniziativa di oggi dimostra che impegno, serietà e dedizione lasciano sempre una traccia positiva».

«Intitolare la nuova sala endoscopica al dottor Federico Buffoli è un desiderio condiviso. Anni fa aveva già immaginato come il nostro servizio avrebbe dovuto svilupparsi negli ospedali di Cremona e Oglio Po» racconta Grassia a nome dell’équipe. «Federico non si stancava mai di ripeterci: “prima il paziente, poi l’ospedale, poi noi”. Il suo insegnamento è il nostro mantra, il principio sul quale fondiamo la nostra professione. Per questo sono orgoglioso di aver proseguito in questa direzione con il sostegno dei colleghi medici e infermieri e il supporto della direzione strategica, che ha permesso di portare a termine il progetto in tempi brevi».

Anche Cesare Piccioni (coordinatore) e Francesca Cento (infermiera) ricordano l’ex primario come un riferimento prezioso: «Non passa giorno senza che il dottor Buffoli venga nominato con affetto. Nei casi complessi ci chiediamo spesso: cosa avrebbe fatto? La sua presenza è ancora molto viva, come i suoi insegnamenti».

CREMONA «IN LINEA CON I MIGLIORI CENTRI ITALIANI»

«L’introduzione e l’implementazione dell’attività interventistica ci pone in linea con i principali centri endoscopici italiani, per qualità e ampiezza delle procedure erogate» spiega Grassia. A Cremona vengono eseguite routinariamente procedure endoscopiche ed ecoendoscopiche avanzate, indispensabili – ad esempio – per trattare pazienti con patologie pancreatiche benigne e maligne, in stretta collaborazione con l’équipe chirurgica guidata dal professor Gianluca Baiocchi nell’ambito della Pancreas Unit.

«Da alcuni anni – prosegue Grassia – effettuiamo drenaggi biliari endoscopici ecoendoguidati come coledocoduodenostomia, colecistogastrostomia e, più recentemente, epaticogastrostomie e pancreaticogastrostomie. L’obiettivo è evitare ai pazienti interventi chirurgici o drenaggi radiologici esterni, ugualmente efficaci ma più impattanti sulla qualità di vita. Allo stesso modo, vengono realizzate anastomosi gastroenteriche ecoendoguidate in alternativa agli interventi chirurgici classici, ovviamente più invasivi».

ATTIVITÀ 2024 – I NUMERI

Pazienti esterni

  • 3.600 Esofagogastroduodenoscopie
  • 3.700 Colonscopie
  • 500 Screening
  • 2.000 Visite

Pazienti ricoverati in ospedale

  • 1.200 Esofagogastroduodenoscopie + colonscopie
  • 490 Ecoendoscopie
  • 295 Colangio-pancreatografie endoscopiche retrograde
  • 90 Videocapsule endoscopiche
  • 240 Ecografie delle anse intestinali
  •  250 resezioni endoscopiche in regime protetto (ricovero/BIC)

L’ÉQUIPE DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA E GASTROENTEROLOGIA

Medici Roberto Grassia (direttore)

Imma Di Luna, Andrea Drago, Biagio Elvo, Francesco Frigo, Carmen Laurenza, Sara Soro, Luca Pignata

Specializzandi
Rossella Caso, Dario Dagani, Sannino Maddalena

Infermieri Cesare Piccioni (coordinatore)

Roberto Anelli, Sonia Apilongo, Elena Cenicola, Francesca Cento, Daniele Di Cesare, Cristian Labruzzo, Maria Luisa Marino, Ilaria Mazzettini, Elisabetta Tosini, Giuseppe Tumbiolo

Operatori Socio Sanitari

Marianna Esposito, Alexandra Matveeva, Marzia Priori

Personale amministrativo

Enrica Bodini, Andrea Del Giudice, Leonardo Pasqua

L'Editoriale

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