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Il ristorante Il Violino è stato meta a novembre del cena della cultura della Delegazione di Cremona dell’Accademia Italiana della Cucina. Si tratta dell’appuntamento più importante per l’AIC, associazione riconosciuta come istituzione della Repubblica Italiana, che ha promosso con successo il riconoscimento della Cucina Italiana Patrimonio immateriale dell’umanità ottenuto lo scorso 10 dicembre a New Dehli.  Il Violino è a due passi da piazza del Comune e già questo costituisce un valore aggiunto. Sin dall’ingresso si percepisce un’atmosfera calda e accogliente in un contesto raffinato. Il patron Luca Babbini, dall’alto della sua lunga esperienza personale, frutto anche dei preziosi insegnamenti del padre Emilio, fa gli onori di casa con l’attenzione riservata a ogni ospite, mettendo subito il cliente a proprio agio. La squadra del ristorante è formata da giovani professionisti, vogliosi di dimostrare la propria capacità sia in cucina che in sala.

Gli accademici hanno apprezzato un ricco aperitivo servito al piano interrato dove è collocata l’enoteca con stuzzichini molto vari, in grado di soddisfare ogni richiesta: dalla torta fritta con salame e culatello, ai cubetti di polenta condita, alle verdurine in agrodolce, il tutto accompagnato dal Prosecco Collalto extra dry. A tavola è stato servito un tortino di zucca con semi tostati, mentre i due primi hanno avuto come protagonista il radicchio: risotto con radicchio fondente, riduzione di Gutturnio e pisteum (l’impasto del salame) e tortelli di ricotta con radicchio speck e noci. Per secondo un brasato con crema di mais bruciato e verdure croccanti. Come accompagnamento è stato scelto il Rosso Gutturnio Superiore dei Colli Piacentini. La sfoglia con Chantilly ai marroni e cachi alla vaniglia ha concluso degnamente la cena.

Nell’arco della serata l’Accademia della Cucina, su segnalazione della Delegazione cremonese, ha assegnato per il 2025 il premio Alberini alla Bottega della Pasta di Rosalba Ronchini, presente a ricevere il prestigioso riconoscimento insieme con la nuora e preziosa collaboratrice Katia.  Si tratta di “un premio che dà valore a 𝐪𝐮𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐬𝐞𝐫𝐜𝐢𝐳𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐫𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐞, 𝐝𝐚 𝐥𝐮𝐧𝐠𝐨 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨, 𝐜𝐨𝐧 sistematica attenzione alla 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭à, 𝐨𝐟𝐟𝐫𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐥 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐨 𝐚𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐚, 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐢 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐠𝐢𝐚𝐧𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 con 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨𝐬𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨”. E la Bottega della Pasta situata in corso Garibaldi 194 ne è espressione. Durante la cena i tortelli di ricotta, radicchio e gherigli di noce sono stati preparati dalle sapienti mani dello staff del negozio premiato.

Luca Babbini ha annunciato che Il Violino chiuderà un mese dal primo gennaio per ristrutturazione e per raccogliere nuove energie e idee. Ripartirà poi con il consueto entusiasmo con proposte che rispecchino in modo adeguato le richieste della clientela che nel corso del tempo ha modificato notevolmente le proprie esigenze. Un’altra sfida per Babbini e per la sua giovane e intraprendente squadra, nell’auspicio che anche il rinnovamento saprà rispettare tutti i dettami della tradizione cremonese pur in chiave moderna.

Nella foto centrale, Katia, Rosalba Ronchini e Vittoriano Zanolli

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