Cambieremo il mondo, non solo l’Italia

9 Febbraio 2021

A Cremona si organizzano tanti eventi culturali importanti, molto più numerosi di quanto comunemente si creda. Da diversi anni, ad esempio, io mi formo sulla Costituzione, penso sia importante e doveroso per chi svolge il mio mestiere, quello dell’insegnante. È l’estate del 2019 quando mi frulla nella testa un’idea: tra il concepirla, il condividerla e il progettarla passano pochi giorni. L’idea prende spunto da un interessante e stimolante incontro tenuto da Chiara Bergonzini, docente di Diritto costituzionale all’Università di Ferrara – nell’ambito del ciclo di conferenze dal titolo Conoscere la Costituzione, organizzato dall’Associazione XXV Aprile di Cremona. In esso si approfondivano le figure delle rappresentanti femminili che presero parte ai lavori di redazione della nostra Carta Costituzionale, le nostre madri costituenti. La condivido con due mie colleghe,Cinzia Cavalli e Silvia Cibolini. Nasce un progetto didattico che diventa uno spettacolo teatrale, ‘Figli di 21 madri’. Sono coinvolti i nostri ragazzi delle classi terze in un’originale rilettura della Costituzione, proprio in concomitanza dell’allora 70° anniversario della sua entrata in vigore. Per l’occasione, grazie al patrocinio del Comune di Cremona, salgono sul palco del teatro Monteverdi 60 alunni di tre classi terze: un esempio di come avvicinare i ragazzi alla lettura della Costituzione sia possibile, persino divertente, di come la scuola riesca a diventare cittadinanza attiva, capacità di rispettarsi a vicenda, di condividere e di collaborare. Dopo aver studiato i dibattiti dell’Assemblea con gli studenti e avere con loro riflettuto e approfondito il ruolo delle donne all’interno della Costituente, ne è scaturito uno spettacolo, in cui gli alunni, autori della sceneggiatura, mettono in scena la condizione femminile nell’Italia del secondo dopoguerra e le difficoltà da parte delle donne costituenti di imporre il proprio punto di vista di fronte ad un’Aula prevalentemente maschile.
Esse infatti, in un clima di diffidenza e ostilità, in cui sono continuamente derise ed osteggiate dai
colleghi di partito stessi, danno prova di una grande determinazione e tenacia, riuscendo a fare
approvare importanti modifiche ad alcuni articoli e superando le palesi differenze ideologiche
derivanti dal loro percorso personale.
Un invito, questo, alla collaborazione e al superamento di barriere ideologiche, in nome di un bene
comune e superiore: l’affermazione dei diritti democratici nel nostro Paese. Un’emozione essere in regia e osservare i ragazzi muoversi sicuri in abiti anni ’40, recitare un copione da loro stessi scritto davanti alle poltrone rosse, agli sguardi stupiti dei genitori. Una sapiente scelta di immagini e musiche campeggia sullo sfondo, una suggestiva scenografia che segna il passaggio da una scena all’altra, un insegnante del liceo artistico collabora alla buona riuscita del progetto.
Sabato 30 novembre con una delegazione di ragazzi siamo premiati all’Università di Pavia in occasione dell’evento ‘Donne che ce l’hanno fatta’ promosso da Sportello Donna e dagli Stati Generali delle Donne.
‘Donne che ce l’hanno fatta’ è un riconoscimento a donne intraprendenti, decise, piene di iniziativa, che hanno rotto il proprio tetto di cristallo, stanno resistendo e ce l’hanno fatta a sopravvivere alla crisi e a raggiungere posizioni apicali nelle loro carriere. Ci vuole coraggio a prendere in mano la propria biografia. ‘Donne che ce l’hanno fatta’ raccontano le loro esperienze professionali e di vita, in un confronto di generazioni.
Racconti diversi ma con un filo comune: credere in se stesse, l’entusiasmo a continuare, l’apprendimento continuo per rimettere in gioco non solo il proprio sapere, ma anche la propria vita.

Sono grata agli Stati generali delle donne per la stima che mi hanno dimostrato e sono stupita dal riconoscimento che mi è stato assegnato, penso che il mio personale impegno nella scuola non abbia nulla di eccezionale. Mi piace la sfida sottesa al mio lavoro, formare dei cittadini consapevoli, informati, attivi, in grado di uscire dalla scuola e affacciarsi nella società civile dopo aver avuto modo di prenderne contatto, di sperimentare, di mettere in campo le proprie diverse competenze. Nella realizzazione di questo, come di tanti altri progetti in cui mi sono avventurata con i miei ragazzi nel corso del tempo, ho dato loro la possibilità di esprimersi in forme ‘narrative’ diverse e su varie tematiche riguardanti l’educazione civica. Tutti gli studenti hanno l’opportunità di farlo. Minimo comune denominatore è la dimensione della cittadinanza, valore imprescindibile è la legalità. Ci vuole tanto entusiasmo, tempo ed energia, questo è vero, tuttavia, nonostante il gratificante riconoscimento, non sono io tra ‘Le cento donne che stanno cambiando l’Italia’, sono invece i miei studenti, ne sono certa, che cambieranno il mondo.

Per chi fosse interessato, qui il link per vedere lo spettacolo:

33 risposte

  1. Sono anch’io un docente della scuola secondaria di Primo Grado e credo che i progetti come questo e come quelli che, ogni anno, la prof. Fiori propone e organizza siano davvero di fondamentale importanza. La scuola forma prima di tutto coloro che saranno i cittadini di domani e che dovranno costruire una società migliore, rispetto a quella che, forse, hanno trovato. Sono grato ai colleghi come Alessandra che mi sono di esempio, per fare in modo che il mio lavoro possa essere davvero una piccola goccia affinché i ragazzi si aprano al mondo, alla società, al bene comune e al rispetto dell’altro.

    1. Grazie Alessandro, non sono un esempio, ma è vero, è fondamentale indirizzare i ragazzi al senso del bene comune e le opportunità per farlo insegnando sono davvero tante.

    1. Grazie Emma! Insegnare è un compito difficile, tante volte di sicuro sbaglio…ma le soddisfazioni che mi regalano gli alunni sono grandi.

  2. I sorrisi e la soddisfazione dei ragazzi nelle foto fanno intuire quanto siano fieri dei progetti nei quali evidentemente ricoprono ruoli centrali, ciascuno di loro é essenziale. A dimostrazione di come formare i cittadini di domani sia un dialogo tra le parti e non insegnamento imposto dall’alto. Brava, l’insegnante che tutti vorremmo…

    1. Forse insegnare è il lavoro che tutti vorrebbero fare visto che chiunque solitamente si pronuncia ed esprime pareri sulla scuola! Scherzi a parte, grazie Mariagrazia, hai colto davvero il senso del nostro lavoro.

      1. Grazie Sara, la forza delle donne è incredibile e sarabbe ora venissero valorizzate di più… Perché mai un presidente del consiglio o della repubblica donna ad esempio?! 😜

  3. È un’iniziativa molto interessante, è importante capire quanto le donne siano state fondamentali nella storia. Infatti, come si spiega bene, sono proprio la tenacia, la forza e la determinazione a far sì che le donne si siano ambientate in un clima a loro avverso. L’ idea di coinvolgere i ragazzi, sia per quanto riguarda l’argomento “donne” e la Costituzione, è stata brillante e mi ha colpito la forza di volontà che hanno impiegato nell’iniziativa, dalla quale se ne sono originate molte altre.
    Complimenti ad Alessandra Fiori ed ai suoi alunni!

    1. Grazie Sara, la forza delle donne è incredibile e sarabbe ora venissero valorizzate di più… Perché mai un presidente del consiglio o della repubblica donna ad esempio?! 😜

  4. Coinvolgente, appassionante, stimolante…una straordinaria testimonianza di amore per il proprio lavoro e di fiducia nelle nuove generazioni. Chapeau, prof Fiori😘

    1. Grazie Daniela, sono contenta si capisca il lavoro impegnativo che c’è dietro. Il grosso si fa nei pomeriggi, non di certo al mattino, grazie all’entusiasmo dei ragazzi 😊

  5. Sempre propositiva e coinvolgente Alessandra nella costanza dei progetti formativi, anche emotivamente validi…ci crede e e ci fa credere in queste “piccole donne” che crescono nell’impegno per costruire un futuro migliore per se stesse e per la società.

  6. è molto interessante , ed è importante capire l’importanza delle donne anche nella storia.
    mi piace perché spiega molto lo volontà e la forza di tutte le donne.
    Coinvolgendo i ragazzi può fare sembrare tutto più bello e magnifico , si può dire di avere i brividi solo ad immaginare dei ragazzi che sostengono tutto questo.
    l’impegno che ha provato per questa iniziativa è stupendo e ringrazio la prof fiori e gli alunni.

    1. I ragazzi hanno solo bisogno di essere guidati, da loro si può tirare fuori moltissimo, sono la cosa più bella della scuola, sempre

  7. “Non esistono condizioni ideali in cui scrivere, studiare, lavorare o riflettere, ma è solo la volontà, la passione e la testardaggine a spingere un uomo a perseguire il proprio progetto.” ( cit.K.L)
    Brava Ale!!!

  8. Tutto ciò è molto interessante, le donne del passato sono riuscite a farci raggiungere molti diritti.
    Si capisce molto il coraggio, la forza e la volontà di queste donne, che non hanno lottato per se stesse ma per tutte noi per raggiungere la parità sociale .
    Il coinvolgimento dei ragazzi è una cosa fantastica perché saranno proprio le generazioni future a dover portare avanti questo impegno di parità, affinché non ci sia più violenza e sopraffazione nei confronti delle donne.
    Tanti complimenti alla Professoressa Fiori ed ai suoi alunni !

    1. Grazie Martina, ancora resta molto da fare, la parità non è raggiunta e le donne sono spesso vittima di discriminazioni e violenze. Ma voi giovani siete la nostra speranza per un futuro diverso e migliore

  9. Grazie Barbara, l’entusiasmo e la tenacia non mi mancano, vivo il mio mestiere con passione, sono contenta si colga

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