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Abbiamo molti dubbi che il progetto del nuovo ospedale a Cremona progettato dall’architetto Mario Cucinella faccia parte di una  “architettura sostenibile”, considerando anche il non piccolo contributo distruttivo dell’ambiente e lo  spreco di energia dovuto alla demolizione dell’attuale pspedale.  

Le seguenti considerazioni, da lui stesso postate sul social network Linkedln 

“L’architetto Mario Cucinella è apparso nella puntata del 27 luglio del programma “Eden – Un pianeta da  salvare”, in onda su La7, per condividere le sue intuizioni sull’architettura sostenibile.  Partendo dalla discussione di alcuni progetti dello studio, come il nuovo ospedale di Cremona e TECLA  – Technology and Clay, il primo prototipo di abitazione ecosostenibile stampato in 3D da terra cruda,  Cucinella ha parlato con Licia Colò delle numerose sfide che oggi stiamo affrontando per  costruire in modo più sostenibile e delle innovazioni che si stanno implementando per superarle. 

“Gli obiettivi dell’Agenda 2030 sono molto ambiziosi ma altrettanto necessari – ha detto – e il mondo  delle costruzioni ha bisogno di dare il proprio contributo alla transizione ecologica, considerando che  oggi gli edifici contribuiscono per circa il 40% alle emissioni di CO2 e per circa il 35% ai consumi  energetici. L’obiettivo finale a cui dobbiamo aspirare è quello di migliorare la qualità della vita delle  persone attraverso la riduzione dell’inquinamento e l’indipendenza dai combustibili fossili”. 

Le seguenti controdeduzioni

…per noi è una vera “favola”, è, e speriamo che rimanga, “un sogno” come ebbe a dire l’architetto Cucinella il 30 novembre 2023 alla proclamazione del vincitore del concorso, ed è ancor più stonato  raccontarlo in un programma come “Eden-un pianeta da salvare” dove si dovrebbe valutare se quanto  viene affermato in tema di ambiente sia attendibile. 

Il progetto dello studio MCA sul nuovo ospedale di Cremona non migliora l’ambiente rispetto a una  ristrutturazione dell’ospedale esistente costruito 52 anni fa, e del quale non sono state dimostrate  carenze strutturali per giustificarne la demolizione. 

Il progetto di Cucinella può essere considerato valido per ogni funzione altra che non un edificio  ove si curano gli ammalati, perché questa è la funzione di un ospedale. 

Molte caratteristiche architettoniche, strutturali e di corollario per il benessere dei pazienti sono solo  enunciate e non avranno un riscontro nella realtà come per esempio le presunte potenzialità di un  laghetto che mitiga il “clima” dell’area circostante l’ospedale. E così pure la “luce” che inonda ogni spazio  interno dell’edificio (di fatto gli spazi interni, lontani dalle finestre ricevono luce da cinque grandi  “cavedi/pozzi di ventilazione”), come il “loop sportivo e ludico” sui tetti dell’ospedale con pendenze  elevate al punto da poterlo considerare un “sentiero” percorribile con amenità da persone che non pensino a  un trekking… per non parlare della validità dei boschi terapeutici e dei giardini della biodiversità….

Abbiamo a  Cremona da secoli boschi accanto al fiume Po. perché mai i cremonesi dovrebbero “accorrere” con  entusiasmo a frequentare un “giardinetto” e un sentiero (ripido) di qualche centinaio di metri?  

Ma sono molte altre le criticità di questo progetto, considerando solo l’aspetto dell’edifico. La sua funzionalità sanitaria è argomento molto più serio, che meriterebbe una discussione dettagliata e  non riteniamo che la corretta o meno attuazione di essa sia nelle responsabilità dirette del progettista. Ci siamo sempre chiesti: se fosse stato affidato all’architetto Mario Cucinella il compito di riqualificare  l’attuale ospedale di Cremona, avrebbe accettato, e con quali risultati?  

La differenza nei costi di diverse centinaia di milioni tra le due opzioni, nuovo ospedale o riqualificazione dell’attuale, ci fanno sperare che coloro che a livello regionale e locale, che hanno deciso  la costruzione di un nuovo ospedale, anziché valutare se l’opzione di una riqualificazione avrebbe  rispettato gli stessi obiettivi delle funzioni sanitarie specificate nel bando di gara, possano fermarsi a  riflettere e a indire un concorso per la ristrutturazione dell’Ospedale di Cremona per poterlo  confrontare con l’attuale progetto del MCA.  

Non è tardi per poterlo fare, non sono sprecati i soldi necessari a indire un nuovo concorso.  

A chi con entusiasmo, forse troppo superficiale, acclamano il progetto del nuovo ospedale a Cremona  consigliamo di ascoltare e leggere i dati presentati su YouTube  

https://www.youtube.com/watch?v=q26y6m_ByaA&t=828s&pp=ygUfbm8gYWwgbnVvdm8gb3NwZWR hbGUgZGkgY3JlbW9uYQ%3D%3D )  

dal Movimento per la riqualificazione dell’Ospedale di Cremona per trarne qualche riflessione e, se  convinti da questi dati, firmare la petizione del movimento sulla piattaforma di change.org  

(https://chng.it/Y7VPZMBF)

  

Enrico Gnocchi 

Movimento per la riqualificazione dell’Ospedale di Cremona

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