Home

Egregio Direttore,                                                        

la nostra penisola è piena di mostri. Non mi riferisco agli ecomostri, strutture costruite senza criteri e senza scrupoli: sono orribili. ma fortunatamente di numero limitato, Penso invece a quei tranquilli edifici che, esaurito il loro compito. sono lasciati lì, inutilizzati. fino a diventare inquietanti scheletri, preda del tempo, c magari dei vandali. E sono moltissimi, più di quanti possiamo immaginare. Lo sa chi conosce le nostre coste, soprattutto adriatiche, ma non solo, dove in posizioni a volte invidiabili ci sono ancora lunghe teorie di colonie vuote, con porte e finestre magari otturate. e parti che crollano. ‘… Ma anche qui da noi non mancano spettacoli desolanti.

Basta aggirarsi nelle nostre campagne, per vedere cascine. piccole o grandi, con i muri paurosamente pericolanti, i tetti scoperchiati e le finestre che sembrano occhi vuoti.

E la città non è da meno. Forse lo spettacolo è meno vistoso. ma ci sono edifici anche in città, di vario genere. che hanno finito di essere usati e sono li. che aspettano. Non si sa che cosa. Forse perché demolire non e così semplice. 

A questo punto, esprimo un timore che riguarda il destino del nostro attuale ospedale: se ne venisse costruito uno nuovo. chissà per quanto tempo l’attuale ce lo troveremo (cioè, lo troverete) in piedi. 

E allora accoratamente prego: prima di coprire di cemento il suolo che abbiamo, che è comunque limitato, pensiamoci bene e scegliamo la soluzione meno invasiva, quella del recupero. 

Dovremmo farlo persino se fosse più costosa!  Ed è l’esatto contrario!

Ce lo inpongono il rispetto per l’ambiente e l’amore per il nostro Paese.

E poi l’avete visto nelle fotografie dall’alto il nostro vecchio ospedale? Quanti ce ne sono di così belli in Lombardia? Tanto che viene da chiedersi: chissà perché hanno pensato di eliminare proprio il nostro?!

Riflettiamoci insieme”

 

Ivana Brusati

sostenitrice del  Movimento per la riqualificazione dell’ospedale di Cremona

L'Editoriale

In Breve

La nonna

Forse sapeva già che altrove si vola Mia nonna Alba abitava in un paesino alle porte della città, una frazione fatta di case sospese in

Leggi Tutto »

In bici allo stand di via Persico

“E’ in partenza l’autopullman per piazza Duomo”: sul fluire delle note dell’orchestrina, alle 23,30 precise, il cantante, che da ore stava facendo vibrare l’ugola allo

Leggi Tutto »

Il castello di carte

“Devi organizzare il team, creare il gruppo per la nostra missione e lo dovrai guidare”. L’incarico era stato perentorio. Per Mirco una doccia fredda. Non

Leggi Tutto »

Contatti

Per contattarci puoi scrivere una email all’indirizzo qui sopra riportato. Oppure compila il modulo qui a fianco.