Home

Ha lasciato per sempre la sua famiglia alla quale ha dedicato con amore tutta la vita Gianfranco Vialli. Alle 8 ha smesso di respirare all’Hospice dell’ospedale maggiore dov’era stato trasferito a inizio settimana dal reparto di Ematologia dove era stato ricoverato l’11 ottobre per un’infiammazione alle vie urinarie. Avrebbe compiuto 95 anni il prossimo 22 dicembre. E’ stato sposato settant’anni con Maria Teresa Legori, oggi novantenne, da tutti chiamata Marioli, dalla quale ha avuto cinque figli: Mila, Giovanni (Nino). Marco, Maffo e Gianluca, calciatore, campione nella vita e nello sport, stroncato nel gennaio dello scorso anno a Londra da un tumore contro il quale ha lottato stoicamente per anni.

Durante la degenza ospedaliera, Gianfranco Vialli è sempre stato allettato e isolato. Cionostante ha contratto il covid, ha accusato una trombosi e ha avuto una candida in gola. E’ rimasto vigile fino a ieri mattina quando ha salutato la compagna di Maffo. Poi si è assopito e non si è più svegliato. Marco l’ha vegliato durante la notte e stamane gli è stato accanto quando ha esalato l’ultimo respiro. Il funerale sarà celebrato sabato prossimo in forma privata nella chiesa parrocchiale di Sant’Ilario.

Gianfranco Vialli era nato a Cremona, dove ha sempre vissuto. La famiglia era originaria del Trentino. Terminati gli studi, ha iniziato a lavorare nel settore edile. Nel 1962 ha avviato la ditta Cantieri Artiglio che produceva in via Eridano piccoli prefabbricati, capriate e una trave costruita su brevetto denominata Casitalia. Cinquant’anni fa l’azienda si è allargata e si è trasferita nel nuovo stabilimento al Baracchino di Sesto Cremonese, al quale ha  dato il nome di Casitalia. L’attività si è sviluppata nel corso degli anni grazie alle capacità e alla lungimiranza del titolare. Sono state avviate produzioni tecnologicamente sempre più evolute finché nel 2012, causa la crisi dell’edilizia, Casitalia ha dovuto cessare l’attività.

Persona molto riservata e schiva, fino a un paio d’anni fa Gianfranco usciva con gli amici, via via scomparsi. I suoi unici, veri interessi sono stati il lavoro e la famiglia.

L'Editoriale

In Breve

Il sorpasso

È il 2 aprile del 1985. Barbara, ferma sulla soglia di casa, indecisa, si guarda attorno. Servirà la giacca? Da un giorno all’altro la primavera

Leggi Tutto »

Miriam

Miriam … gli occhi del colore di un certo vento, questo sempre per me sei stata… ( M. P. ) Sotto un portone di via

Leggi Tutto »

Contatti

Per contattarci puoi scrivere una email all’indirizzo qui sopra riportato. Oppure compila il modulo qui a fianco.