L’assessore regionale alla Sanità Guido Bertolaso ha risposto all’interrogazione del consigliere Marco Degli Angeli del Movimento 5 stelle sullo studio epidemiologico della provincia di Cremona. Si può leggere il documento integrale in calce a questo articolo. Degli Angeli aveva indirizzato la sua interrogazione a Letizia Moratti, che si è poi dimessa, chiedendole conto dei ritardi nell’attuazione dello studio. ‘Si comunica che in data 24 marzo 2022 è stato aggiudicato a
Terraria s.r.l. il servizio di modellizzazione degli inquinanti atmosferici, relativamente al periodo
2007 – 2019 e al territorio afferente all’ex-distretto di Cremona (un’area di circa 50 x 40 km) – scrive Bertolaso -. Il 28 giugno 2022 è stata presentata, ai sindaci dei Comuni che hanno sottoscritto con l’Ats Valpadana il protocollo d’intesa per la realizzazione dell’indagine, un’anticipazione dei risultati dello studio modellistico. Il 20 settembre 2022 l’Ats ha acquisito da Terraria s.r.l. i dati di esposizione, propedeutici allo studio di associazione tra inquinamento e salute. Per dare un’idea della complessità, lo studio modellistico ha riguardato 754.800 celle (di 50 metri di lato) per un totale di oltre 86 miliardi di valori di concentrazione per inquinante e settore. I risultati finali dello studio modellistico sono stati presentati al convegno “La qualità dell’aria in Pianura Padana-Problemi e Azioni” organizzato dal Comune di Cremona il 7 ottobre scorso. Il report verrà pubblicato sul sito web dell’Ats Val Padana’.
Referente per l’istruttoria della pratica è Alberto Giana.
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‘Il Comitato scientifico dell’Ats – precisa Bertolaso – esaminerà i risultati della Valutazione d’impatto sanitario mediante calcolo dei decessi attribuibili alle polveri sottili nei Comuni dell’ex-distretto di Cremona, la cui metodologia è già stata discussa e approvata dal Comitato scientifico negli incontri precedenti. Tale valutazione verrà pubblicata sul sito web dell’Ats e presentata ai
sindaci dei Comuni che hanno sottoscritto con l’Ats il protocollo d’intesa e alle associazioni
del territorio. I mesi successivi saranno dedicati all’analisi degli altri filoni previsti dal protocollo di studio, caratterizzati da un profilo più scientifico. Anche per questi, la metodologia è già stata
condivisa con il Comitato scientifico e i dati necessari sono tutti in possesso dell’Osservatorio
Epidemiologico: i cittadini oggetto dello studio sono stati georeferenziati ed è stato loro
attribuito il livello di esposizione agli inquinanti negli anni; gli outcome sono stati estratti dai flussi sanitari, dai CeDAP e dal Registro Tumori; per ogni filone di studio sono state individuate e
determinate le covariate di interesse (indice di deprivazione, distanza dal Pronto Soccorso,
ecc.)’.
‘E’ ragionevole supporre che l’analisi statistica e la stesura del report possa richiedere
approssimativamente dai tre ai quattro mesi – conclude l’assessore regionale alla Sanità -. Mi preme precisare però che, per quanto si cerchi di programmare il più possibile il lavoro da svolgere, l’attività di ricerca – proprio per la sua natura di indagine volta ad acquisire nuove conoscenze e non mera elaborazione di dati correnti – mal si presta a una definizione “esatta” dei tempi necessari. Riguardo all’implementazione di nuovi studi, l’ATS Val Padana mantiene un monitoraggio costante sulla salute dei cittadini ed è sempre pronta ad approfondire eventuali segnali provenienti dall’analisi dei diversi indicatori che vengono calcolati. Si informa, infine, che sul sito istituzionale dell’Agenzia, nella sezione “Stato di salute dei cittadini”, sono pubblicate le schede comunali scaricabili ed è possibile eseguire elaborazioni interattive con dettaglio comunale, che permettono a cittadini e stakeholder di avere un quadro sintetico aggiornato sullo stato di salute della popolazione e dell’ambiente in cui vive’.
Di seguito la risposta integrale di Bertolaso a Degli Angeli.
Risp ITR 21572 e 21588 – Aggiornamenti in merito allo studio epidemiologico di Cremona