Bertolaso: ‘Studio epidemiologico tra 3-4 mesi’

30 Novembre 2022

L’assessore regionale alla Sanità Guido Bertolaso ha risposto all’interrogazione del consigliere Marco Degli Angeli del Movimento 5 stelle sullo studio epidemiologico della provincia di Cremona.  Si può leggere il documento integrale in calce a questo articolo.  Degli Angeli aveva indirizzato la sua interrogazione a Letizia Moratti, che si è poi dimessa, chiedendole conto dei ritardi nell’attuazione dello studio. ‘Si comunica che in data 24 marzo 2022 è stato aggiudicato a
Terraria s.r.l. il servizio di modellizzazione degli inquinanti atmosferici, relativamente al periodo
2007 – 2019 e al territorio afferente all’ex-distretto di Cremona (un’area di circa 50 x 40 km) – scrive Bertolaso -. Il 28 giugno 2022 è stata presentata, ai sindaci dei Comuni che hanno sottoscritto con l’Ats Valpadana il protocollo d’intesa per la realizzazione dell’indagine, un’anticipazione dei risultati dello studio modellistico. Il 20 settembre 2022 l’Ats ha acquisito da Terraria s.r.l. i dati di esposizione, propedeutici allo studio di associazione tra inquinamento e salute. Per dare un’idea della complessità, lo studio modellistico ha riguardato 754.800 celle (di 50 metri di lato) per un totale di oltre 86 miliardi di valori di concentrazione per inquinante e settore. I risultati finali dello studio modellistico sono stati presentati al convegno “La qualità dell’aria in Pianura Padana-Problemi e Azioni” organizzato dal Comune di Cremona il 7 ottobre scorso. Il report verrà pubblicato sul sito web dell’Ats Val Padana’.

Referente per l’istruttoria della pratica è Alberto Giana.

www.regione.lombardia.it

‘Il Comitato scientifico dell’Ats – precisa Bertolaso – esaminerà i risultati della Valutazione d’impatto sanitario mediante calcolo dei decessi attribuibili alle polveri sottili nei Comuni dell’ex-distretto di Cremona, la cui metodologia è già stata discussa e approvata dal Comitato scientifico negli incontri precedenti. Tale valutazione verrà pubblicata sul sito web dell’Ats e presentata ai
sindaci dei Comuni che hanno sottoscritto con l’Ats il protocollo d’intesa e alle associazioni
del territorio. I mesi successivi saranno dedicati all’analisi degli altri filoni previsti dal protocollo di studio, caratterizzati da un profilo più scientifico. Anche per questi, la metodologia è già stata
condivisa con il Comitato scientifico e i dati necessari sono tutti in possesso dell’Osservatorio
Epidemiologico: i cittadini oggetto dello studio sono stati georeferenziati ed è stato loro
attribuito il livello di esposizione agli inquinanti negli anni; gli outcome sono stati estratti dai flussi sanitari, dai CeDAP e dal Registro Tumori; per ogni filone di studio sono state individuate e
determinate le covariate di interesse (indice di deprivazione, distanza dal Pronto Soccorso,
ecc.)’.

‘E’ ragionevole supporre che l’analisi statistica e la stesura del report possa richiedere
approssimativamente dai tre ai quattro mesi – conclude l’assessore regionale alla Sanità -. Mi preme precisare però che, per quanto si cerchi di programmare il più possibile il lavoro da svolgere, l’attività di ricerca – proprio per la sua natura di indagine volta ad acquisire nuove conoscenze e non mera elaborazione di dati correnti – mal si presta a una definizione “esatta” dei tempi necessari. Riguardo all’implementazione di nuovi studi, l’ATS Val Padana mantiene un monitoraggio costante sulla salute dei cittadini ed è sempre pronta ad approfondire eventuali segnali provenienti dall’analisi dei diversi indicatori che vengono calcolati. Si informa, infine, che sul sito istituzionale dell’Agenzia, nella sezione “Stato di salute dei cittadini”, sono pubblicate le schede comunali scaricabili ed è possibile eseguire elaborazioni interattive con dettaglio comunale, che permettono a cittadini e stakeholder di avere un quadro sintetico aggiornato sullo stato di salute della popolazione e dell’ambiente in cui vive’.

A detta dello stesso assessore Bertolaso, mancano ancora le analisi degli altri filoni, ovvero il calcolo dei morti per polveri sottili, lo studio sulle leucemie, lo studio sugli eventi avversi della riproduzione e lo studio sulle patologie pediatriche. Unico punto fermo del progetto, ad oggi, è l’anticipazione dei risultati dello studio modellistico (non riferita specificatamente alle fonti in studio), ossia la distribuzione dell’inquinamento fornita lo scorso giugno ai sindaci dei Comuni che hanno sottoscritto con l’ATS il protocollo d’intesa per la realizzazione dell’indagine.
“In altre parole – spiega Degli Angeli – non c’è un filone di ricerca concluso. Questo dopo le tante dichiarazioni a mezzo stampa del sindaco di Cremona, il quale, rispondendo ad un’inchiesta di una testata nazionale aveva dichiarato che lo studio avrebbe visto il suo completamento entro la fine del 2021”. Stesso discorso valevole per l’ex assessore Moratti, la quale, ad inizio 2022, aveva asserito che ricostruito il gruppo di lavoro dell’Osservatorio Epidemiologico, si sarebbe giunti ad una conclusione progettuale entro pochi mesi. “Ebbene – chiosa Degli Angeli – è ancora tutto in divenire. Siamo ormai a fine legislatura e una data certa ancora non c’è. E pensare che il progetto dello studio è nato nel dicembre 2016,  ormai ben 6 anni fa”.
Questa inerzia da parte di tutte le Istituzioni, Comune, Ats e Regione, stride con le necessità dei cittadini visto lo stato di salute ambientale e sanitario compromesso in modo attestato da agenzie europee e organismi di ricerca italiani. Mi chiedo come sia possibile fare una ben che minima programmazione impiantistica e sanitaria del nostro territorio senza aver conoscenza e consapevolezza di quelle che sono le fragilità della nostra provincia”.

Di seguito la risposta integrale di Bertolaso a Degli Angeli.

Risp ITR 21572 e 21588 – Aggiornamenti in merito allo studio epidemiologico di Cremona

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