E’ morto a 84 anni Luciano Noce, uomo di spicco del mondo sindacale provinciale. Cremasco, sposato e con due figli, proveniva da una famiglia di estrazione operaia. Nel 1958 si iscrisse al Partito socialista. Dipendente della ex Bonaldi, entra nella commissione interna e nel comitato direttivo della Fiom provinciale dal 1964 al 1969. Dirige la Fillea Cgil (Edili, Legno) nel 1970 e da quell’anno fino al ’74 è segretario della Fiom (Metalmeccanici) di Crema. Dal febbraio ’75 al maggio ’77 ricopre la carica di segretario generale aggiunto della Camera del lavoro provinciale di Cremona. E’ segretario della Camera del lavoro di Crema fino alla costituzione del nuovo comprensorio Crema-Lodi in cui assume l’incarico di segretario generale. E’ stato membro del consiglio generale della Cgil e dell’esecutivo dell’Ires, Istituto di ricerche economiche e sociali. Figura di spicco del socialismo cremasco, lo ricorda così Antonio Grassi, sindaco di Casale Cremasco: ‘Luciano era schietto, solare, qualche volta incazzoso come deve essere un sindacalista. Socialista fino al midollo, lo ricordo segretario della Camera del lavoro, poi aggiunto di quella provinciale di Cremona e infine segretario generale del comprensorio Crema-Lodi. Essere socialista di un sindacato considerato emanazione del Partito comunista era per lui un fiore all’occhiello. Ci teneva moltissimo e lo esibiva non per vantarsi ma per dire con orgoglio: ragazzi, un socialista a capo del sindacato del Pci. In questo modo dimostrava che comunque il sindacato era autonomo. Intervistarlo era comunque un’impresa. Parlava, parlava e sintetizzare le sue risposte non era facile. Infine lo ricordo sfegatato interista. Ciao Luciano, garofano rosso, pugno chiuso e sciarpa nerazzurra’.
Il funerale sarà celebrato domani, 29 agosto, alle 11 nella chiesa di San Benedetto a Crema. La salma è esposta presso la Sala del commiato Gatti in via Libero Comune 44 a Cremona.
