Aeroclub, poltrona per due: Mazzolari e Castagna

15 Luglio 2023
E’ una candidatura a sorpresa quella di Graziano Mazzolari alla presidenza dell’Aeroclub di Cremona. La mattina di domenica 16 luglio è convocata l’assemblea dei soci per l’elezione del presidente che sostituirà il dimissionario Aurelio La Monica che si è dimesso il 20 giugno a metà mandato. L’aveva designato alla presidenza Angelo Castagna che per 12 anni, fino al 25 aprile 2021, aveva guidato il sodalizio e che non era più rieleggibile. La Monica era stato suo vice e braccio destro. Per ragioni personali ha lasciato l’incarico in un momento di grande difficoltà e tensione all’interno del corpo sociale, diviso tra paracadutisti, che sono in maggioranza, e piloti. La crisi, da tempo latente, è deflagrata in seguito all’accordo con la società cinese Prometeon stipulato da Migliaro srl, proprietaria dell’Aeroporto. E’ un contratto valido 9 anni per la cessione in affitto della pista due giorni la settimana alla società collegata con Pirelli per consentire test su pneumatici per autocarri. Prometeon pagherà un canone annuo di 70mila euro, si impegna a prolungare la pista esistente e a costruirne un’altra. I piloti in blocco hanno bocciato questo accordo che limita l’utilizzo dello scalo con l’esclusione dell’attività di paracadutismo che si svolge nei fine settimana.
Ed ecco che da dietro le quinte riappare Castagna con un programma ambizioso che tuttavia lascia scettici i piloti. Domani la sfida per la presidenza sarà tra lui e Mazzolari. In realtà l’ex presidente non è mai uscito di scena dato che La Monica è stato prima suo braccio destro e poi sua longa manus. Si ricandida promettendo lavori di manutenzione straordinaria, il rilancio della struttura aeroportuale e l’aggiunta di due nuovi velivoli alla flotta esistente. Sono impegni elettorali che non convincono i piloti i quali lamentano al contrario un progressivo impoverimento dell’aerostazione anche sotto le passate gestioni. Si è arrivati a questo punto, dicono in società, per decisioni sbagliate prese in passato, su tutte l’acquisto dell’aeroporto, venduto dall’Amministrazione provinciale alla Migliaro srl, oggi presieduta da Vanna Bazzi.
Sulla elezione del 16 luglio pesa la presunta ineleggibilità di alcuni candidati, un’incognita che potrebbe condizionare l’esito del voto. Sarebbe questa la carta che Mazzolari si appresta a giocare. Resta il fatto che una decina di giorni fa, prima della partenza per l’Albania ai comandi del suo idrovolante, l’ipotesi di una sua candidatura non era neppure ventilata. Nel Paese delle aquile, il presidente della Scuola Italia Volo, è andato in missione con altri piloti nell’ambito di un’iniziativa promossa dalla Regione Puglia: sviluppare rapporti turistici tra l’Italia, l’Albania e il Montenegro collegando le due sponde dell’Adriatico con voli settimanali di idrovolanti che trasportano fino a una decina di persone. Occorrono idro basi che si progetta di aprire a Taranto e Gallipoli. A Nardò ne è già in funzione una. Cinque verrebbero aperte in Grecia. E’ un progetto di vecchia data, che sinora non si è riusciti a realizzare, ma più che mai attuale. Mazzolari  ha il compito di effettuare idro test. Pochi giorni prima del viaggio in Albania, il pilota cremonese aveva partecipato con la sua Scuola Italiana Volo e l’Aviazione Marittima Italiana a una suggestiva e applauditissima manifestazione a San Benedetto del Tronto, presenti le Frecce Tricolori, che aveva lo scopo di valorizzare luoghi che hanno contribuito a scrivere la storia dell’Aviazione azzurra, salvandoli dall’abbandono e dando così nuovo impulso al volo in idrovolante.
Mazzolari scrive ai soci, chiedendo il loro voto, e altrettanto fa Castagna. Entrambi parlano di rilancio e promozione delle scuole di volo, del volo a vela, del paracadutismo anche attraverso l’organizzazione di eventi.  Oltre a loro si candidano al consiglio Nicola Bignami, Marco Cherubini, Emiliano Delmiglio, Luca Leone Doneda, Luca Fontanella, Alberto Ghisotti, Luigi Mantovani, Claudio Sghia, Stefano Soldi e Roberto Varini.
Tra poche ore sapremo chi raccoglierà lo scottante testimone lasciato da La Monica.

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