Leggo con preoccupazione sui giornali dell’accordo fatto tra il Presidente della società che gestisce l’aeroporto e la società cinese “legata” al gruppo Pirelli con il quale viene ceduto il 30% dei giorni annuali di operatività dell’aeroporto alla società cinese a fronte di un lauto compenso quale affitto.
Mi preme innanzi tutto precisare che dal punto di vista del lettore quale sono, non vedo assolutamente attinenza tra chi produce e testa gomme e chi propone pratiche di volo con attività aeroportuale.
Che sia una operazione strategica per salvare il proprio bilancio? Tutto lo farebbe supporre.
Sembra di capire che non ci sia stata comunicazione e condivisione con i soci frequentatori e non dell’aeroporto. Perché?
E la condivisione con l’Amministrazione ed il Sindaco, visto che l’aeroporto per la sua storia e la sua longevità, è un patrimonio di Cremona c’è stata?
Tutte le perplessità mostrate sono più che legittime: come fa un aeroporto a trasformarsi a giorni alterni in una pista di collaudo?
Mi sembra di capire che questa operazione non favorisca neanche l’occupazione di forza lavoro. Non ho letto di possibili assunzioni, e allora di cosa stiamo parlando? Quali sono le peculiarità dell’operazione per far crescere il territorio cremonese?
Dal mio punto di vista vedo solo problemi creati all’attività dell’Aeroclub che vedrebbe un sacco di ostacoli in pista. Anche l’elisoccorso avrebbe problemi e non indifferenti in caso di operatività.
Perché allora non investire sull’allungamento pista (basterebbero credo 200 mt.) invece che per collaudo gomme per permettere ad aerei più importanti di atterrare favorendo una politica di sviluppo turistico con un progetto serio e con richiesta di contributi?
Mi sembra questa realizzata una operazione cieca rivolta solo a sanare i problemi della società che gestisce l’aeroporto.
Certo che si tratta di società privata che può prendere le decisioni che vuole, ma la ricaduta di questa decisione è su tutta la collettività che ne beneficia, da chi vola, a chi guarda, a chi usa il paracadute, alle pattuglie di ogni genere, a tutto quel mondo che gira attorno.
Dico che l’Amministrazione dovrebbe immediatamente intervenire ed adoperarsi affinché si interrompa questa operazione sbagliata per il territorio: favorire una azienda cinese (sappiamo quanto non piaccia la via della seta) il cui accordo con Pirelli è nell’occhio del ciclone (infatti ormai è multimarca con dubbi sui bilanci) non è sicuramente il modo per rispondere alle richieste di sviluppo del territorio anche dal punto di vista occupazionale visto che non sono previste assunzioni.
Perché non cercare investitori del settore per implementare veramente l’aeroporto anche in base ai bisogni del territorio? Perché non utilizzarlo per favorire il turismo?
Cosa nasconde questa operazione fatta in sordina senza che nessuno ne fosse al corrente?
Mi auguro che prima della chiusura definitiva ci sia modo di parlare concretamente per trovare una soluzione migliore, altrimenti ai soci non resterà che cambiare destinazione per la loro passione lasciando all’attuale consiglio il compito di trasformare un aeroporto in un autodromo.
Sindaco, intervenga, dimostri che ha a cuore le realtà importanti del suo territorio!
Marcello Ventura
consigliere regionale Fratelli d’Italia
3 risposte
L’utilizzo a giorni alterni(3 come pista di collaudo e 4 come aeroporto) permette di mantenere gli standard minimi di sicurezza di un aeroporto?
ENAC é informata ed ha espresso parere favorevole?
Credo che le decisioni prese abbiano un senso e chi le ha prese è parte di questo aeroporto quindi chi meglio di loro sanno cosa fare.
Sono anni che si parla di ampliamento ecc ecc ma nn ci sono ne fondi ne investitori….