Asst. A scuola di fumetto, il disegno diventa terapia

1 Marzo 2023

Si è concluso il primo corso organizzato da Asst Cremona con il centro fumetto “A.Pazienza”. Con carta e matita, i partecipanti raccontano la propria esperienza e attraverso l’arte ridisegnano l’idea di benessere che vorrebbero per sé.

Il benessere mentale è un luogo in cui sentirsi al proprio posto. Per qualcuno assomiglia ad una spiaggia tropicale, per altri si riassume nei momenti di serenità quotidiana. Sono questi alcuni dei soggetti scelti dai partecipanti al corso di fumetto dedicato alla salute mentale avviato da Asst Cremona in collaborazione con il Centro Fumetto “Andrea Pazienza”.

Iniziato nel mese di dicembre, ha coinvolto una decina di utenti del Dipartimento di Salute Mentale, che attraverso il disegno hanno imparato a condividere la propria relazione con i disturbi mentali, per raccontarsi senza temere stigmi e pregiudizi. In dieci lezioni, carta e matita sono diventati gli strumenti privilegiati per raccontare la propria storia, l’importanza delle cure e del lavoro per obiettivi, possibile grazie al dialogo con gli operatori sanitari che li assistono.

“COME VAN GOGH E LIGABUE”

Per Eugenia, il corso di fumetto è stato «l’occasione di crescere – afferma -. Lo si vede dai miei disegni: prima erano piccolissimi, poi ho preso confidenza con il foglio fino ad occupare tutto lo spazio che mi serve, che mi appartiene».

Federico ha ripreso con piacere a disegnare: «Già mi piaceva – conferma – ma essere guidato da un insegnante mi ha permesso d’imparare cose nuove, esercitarmi e sviluppare qualcosa che già era in me».

Enrico ha apprezzato in particolare l’atmosfera creata durante le lezioni: «c’era un clima sereno, amichevole – racconta – ho imparato a perfezionarmi, per fare qualcosa di bello».

Esperienza positiva anche per Alessandro, che si è trovato a proprio agio con il gruppo, mentre Josephine ha imparato a trovare nel disegno la propria fonte di positività. Ha scelto di disegnare un panorama marino con le palme, è il luogo in cui vorrei stare, un luogo di benessere, raggiunto attraverso il disegno.

Per Alessandro, è stato un modo per «alimentare la creatività e cancellare il pregiudizio che spesso accompagna chi ha problemi di salute mentale. Mi sono immedesimato in artisti come Ligabue, Van Gogh, erano tutti “pazzi”, come noi, ma con le loro opere hanno saputo fare arte».

USCIRE DALLA COMFORT ZONE

«Seguendo l’approccio che ci contraddistingue – commenta Francesco Casali, educatore di Asst Cremona – abbiamo cercato di fare un’attività divertente che accompagnasse alla riflessione sulla salute mentale, che accomuna i partecipanti. Utilizzare il fumetto per parlare di sé, esprimere le proprie emozioni e farsi capire è un modo per uscire dalla comfort zone e raggiungere anche chi non è abituato ad affrontare questo tema. Fare esperienze positive è un modo per promuovere un’idea diversa di benessere mentale, lontana dalle connotazioni negative e dagli stigmi che spesso purtroppo accompagnano chi soffre di questi disturbi».

Quest’ultima iniziativa rientra tra i diversi progetti promossi per affrontare il tema della salute mentale, in cui la comunicazione e la condivisione sociale sono parte del percorso di cura. Così è per “Happy news”, gruppo aperto di lettura e discussione di buone notizie (confluito in un blog a cura degli utenti pubblicato sul sito della Biblioteca di Cremona), o ancora ArteAssieme, in cui la visita a luoghi e monumenti della città diventa occasione d’incontro e apertura agli altri.

Stefano Tedeschi, fumettista e docente per l’occasione, ripercorre il percorso appena concluso: «Nelle prime lezioni abbiamo imparato a conoscerci, per poi prendere confidenza con gli strumenti e con questo spazio condiviso. Sono rimasto molto colpito dalla voglia di partecipare e lavorare insieme emersa dal gruppo: dai disegni che man mano venivano realizzati uscivano esperienze personali legate a temi intimi, frutto della sensibilità dei loro autori. Il clima di serenità e fiducia che si è creato ha permesso a tutti di stare bene e tirare fuori anche ciò che sembrava impossibile da disegnare, splendidamente umani»

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