La titolare della discoteca Mantovana “Mascara”, che fa parte dei sei locali selezionati come campione, parla di divertimento in sicurezza nelle discoteche. Si riferisce alla nuova trovata targata Matteo Salvini di offrire il rientro gratuito dalla discoteca in taxi per chi accetta di sottoporsi all’alcool test e risulta positivo.
Prima domanda: perché non tutti quelli che escono dalla discoteca?
Seconda domanda: perché non controllare anche la positività alle altre sostanze? Facciamo finta che non circolino in discoteca? Certo, non le vendono i gestori.
Terza domanda: a spese di chi? Della discoteca che non rinuncia a servire alcolici senza limiti agli avventori? No. Dei contribuenti. Assurdo. Ragazzi responsabili che si rendono conto di essere a rischio e sanno di non aver avuto comportamenti corretti dovrebbero assumersi anche l’onere di pagarsi il taxi. Lo Stato sta dalla parte delle discoteche, non dell’educazione dei giovani. Non collabora nel renderli cittadini corretti nei confronti di se stessi e degli altri. Chi beve non guida e provvede a non diventare un pericolo per sé e per gli altri. Questa dovrebbe essere la regola. Invece il messaggio è : “sbronzati pure”. Quarant’anni fa in Inghilterra il sabato sera giravano solo taxi proprio perché chi pensava di poter esagerare con l’alcol, per non incorrere in pesantissime sanzioni, già in partenza da casa utilizzava il taxi e in taxi faceva ritorno. A spese sue.
Una risposta
Organizzino i discotecari a spese loro i trasporti gratuiti per i loro clienti sbronzi dopo aver guadagnato sulle consumazioni! Comincino a controllare non solo l’abbigliamento consono al livello del locale ma anche i comportamenti a rischio e non facciano finta che tutto fila per il verso giusto!