Baldesio, rincari per tutti e per e chi più sfrutta la società

14 Dicembre 2023

Premetto che sono grato agli attuali consiglieri e a quelli che li hanno preceduti per essersi presi cura della società nell’interesse di tutti i soci. Essendo stato lontano una decina d’anni, ho avuto la percezione che in questo intervallo temporale siano stati fatti molti interventi che l’hanno portata decisamente nel ventunesimo secolo. Siccome nessuno è infallibile e solo chi non fa non sbaglia, non escludo che qualcosa potesse essere fatto anche meglio. Nell’insieme, tuttavia, il giudizio non può essere che positivo.

Oggi ci troviamo di fronte a una situazione del conto economico della società che impone di prendere delle decisioni. Senz’altro forse si possono trovare piccole sacche di inefficienza, eliminando le quali si otterranno dei modesti risparmi. L’incidenza del costo dell’energia, tuttavia, nel lievitare dei costi è indiscutibile. Così come l’inflazione in generale. Anche nell’azienda di famiglia, nei cui contratti con i clienti non si sono mai inserite clausole di aumento delle quotazioni in funzione dell’andamento dell’inflazione, ci troviamo oggi a dover negoziare con i clienti tali incrementi. Perché dal 2017 al 2023 il costo della vita è aumentato del 18% e per il 2024 si prevede un ulteriore +3%. Tanti costi che la Baldesio deve sostenere, anche indipendentemente dalle utenze, risentono di questa situazione.

Non so, vista la mia assenza, quando è stato attuato l’ultimo aumento alle quote associative che, se lontano nel tempo, credo sia corretto riprendere in considerazione. Quanto alla ripartizione del sacrificio tra i diversi segmenti di soci, sono molti i criteri da prendere in considerazione. Senz’altro la possibilità di pieno utilizzo delle strutture sociali rappresenta un parametro rilevante. I giovani sono senza dubbio coloro che possono fruirne maggiormente, per via della lunga pausa estiva e della invidiabile salute fisica. Allo stesso tempo, l’introduzione alle pratiche sportive, agonistiche e non, delle nuove generazioni credo rimanga una delle missioni fondamentali delle Canottieri. E, allo stesso tempo, i giovani non dispongono di redditi, gravando sulle finanze dei genitori. Il cluster dei soci ordinari, almeno in teoria, è quello che comprende la popolazione attiva nel mondo del lavoro, che incontra quindi maggiori vincoli nell’assidua frequentazione della società, a parte fortunate eccezioni. Patroni e anziani, infine, hanno molto tempo per frequentare, ma limitate energie per usufruire a pieno degli impianti. A un’osservazione forse superficiale, buona parte si limita a giocare a carte. Hanno probabilmente risorse economiche ridotte rispetto ai soci attivi nel mondo del lavoro e, come giustamente sottolinea qualcuno, sono coloro che godranno meno del frutto in termini di migliorie dei nuovi investimenti. Non mi soffermo sui soci onorari. Sono pochi, meritevoli, dobbiamo loro gratitudine e non mi sembrerebbe di buon gusto chiedere loro dei soldi.

Insomma, se devono aumentare le entrate nel breve periodo, le decisioni da prendere non sono facili. Credo che su una popolazione così ampia il criterio della fruizione e delle disponibilità economiche dovrebbe guidare le decisioni dei soci. Nel medio termine la ricerca di sponsor interessati a dialogare con un profilo interessante di ‘potenziali clienti’ potrebbe rappresentare una ulteriore fonte di entrate. Così come il pagamento a consumo di alcune strutture, sfruttando la tecnologia digitale e la registrazione degli accessi. Non credo che oggi gli investimenti richiesti sarebbero inavvicinabili.

Quanto all’imminente assemblea, ho letto di una possibile richiesta di approvazione incondizionata di tutte le modifiche apportate allo statuto. Una decisione che potrebbe costringere i dissenzienti a ingoiare un boccone amaro. O trasformarsi in una paralisi della società qualora l’intera proposta venisse rigettata e le modifiche imposte a ‘norma di legge’ o altro vincolo esterno non recepite. Confidiamo allora nella saggezza dei soci e del consiglio direttivo.

 

Filippo Genzini

socio Baldesio

5 risposte

  1. Il mio parere continua a essere lo stesso: bisogna bocciare TUTTO! Anche perché si comprenda che non è corretto porci di fronte a un prendere o lasciare senza scampo. Non è così che si procede.

  2. Ringrazio per il contributo, oltretutto firmato, ma mi sembra troppo… democristiano. Tutti bravi, quelli di prima che sono stati mandati a casa, quelli di adesso che si sono proposti come i salvatori della patria. Se i soci non hanno apprezzato il consiglio precedente, l’attuale è ancora peggio. Si autoproclamavano paladini della trasparenza e hanno pubblicato gli articoli dello statuto da modificare con relative proposte di modifica su sollecitazione: praticamente uno statuto nuovo di zecca. Che i soci siano coerenti. In pochi mesi questi consiglieri hanno già ampiamente tradito le aspettative.

    1. Il consiglio direttivo lo eleggono i soci, non è imposto dall’esercito. Se quello precedente non andava bene e questo nemmeno la responsabilità è nostra che li abbiamo votati. E in un Paese dove non si salva nessuno, dal Presidente della Repubblica all’ultimo allenatore di una squadra di calcio oratoriale, chi si prende la briga di occuparsi dei beni comuni a titolo gratuito continua ad avere la mia stima e gratitudine. Il che non vuol dire che condivida tutte le proposte fatte o che le ritenga a prova di legge. Di alcune proposte vanno valutate le modalità di implementazione che possono fare la differenza. Personalmente non credo si possano tagliare molto i costi senza pregiudicare la qualità offerta. E, contrariamente al titolo attribuito al mio intervento, nell’impossibilità di stabilire le quote in funzione della fruizione delle strutture, spalmerei gli aumenti su tutte le categorie ad eccezione dei soci onorari. Se poi è una proposta democristiana, pazienza! Non ho mai votato DC ma nell’attuale panorama politico quasi quasi la rimpiango!

    2. Se non hai una Porsche non sei degno della Baldesio del resto….mandiamolo a casa, prima che faccia dei danni irreparabili….lui e il ristorante gourmet…

  3. non sono d’accordo sulla gratitudine senza condizioni a chi si occupa del bene comune gratuitamente. Se gratuitamente crea dei danni o calpesta i valori centenari della società non può ricevere gratitudine ma solo critiche.
    Chi si candida si presume ritenga di avere le competenze per il ruolo in cui si è candidato. Se le competenze non esistono se ne torni a fare il socio ordinario.
    Sul taglio dei costi le garantisco che 100.000 euro di perdita 2022 nel settore nuoto sono del tutto ingiustificabili. Basta vedere il passato glorioso dove queste perdite non c’erano.
    E passare da 100.000 euro anno a 140.000 euro per la pulizia della Baldesio è saper amministrare? E voler assumere oggi una quarta impiegata amministrativa quando da sempre la Baldesio è andata avanti con due impiegate significa non avere alcuna attenzione per le risorse dei soci. Non dimentichiamoci le motivazioni che sono state messe a verbale sulla necessità di questa quarta impiegata. Avrete i bilanci più in fretta perché gli attuali 20 giorni sono troppi? È tutto scritto e verbalizzato. Tutto sotto gli occhi di tutti.

    Alberto Corazzi

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