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A Foligno Fausto Capellini premiato per il baskin

4 Febbraio 2025

Ancora un riconoscimento per il professor Fausto Capellini. L’associazione Oasi di Foligno ha comunicato infatti all’insegnante cremonese, che sabato 22 febbraio gli sarà conferito il premio intitolato a una delle sue fondatrici, Giovanna Grieco. Insieme a Capellini saranno premiati il giornalista/scrittore Marino Bartoletti, l’associazione Giacomo Sintini ex giocatore della nazionale di pallavolo che raccoglie fondi per la ricerca su leucemie e linfomi e per l’assistenza in campo onco-ematologico, Sergio Menghini, ex speaker e direttore artistico di Radio Subasio, e il premio alla memoria conferito a Gigino Paternesi, che ha saputo alleviare la sofferenza con i suoi disegni e i suoi sorrisi.

Ex docente di Educazione Fisica alla scuola Media Virgilio di Cremona, Capellini, insieme ad Antonio Bodini, è ‘l’inventore’ del baskin, il gioco sportivo di squadra che permette a persone normodotate e altre con vari tipi e gradi di disabilità di far parte di una squadra contemporaneamente, mettendo a disposizione, ognuno a seconda delle sue possibilità, le proprie capacità per un fine comune.

Baskin infatti sta per ‘Basket inclusivo’, perchè tutti a vario titolo possono praticarlo. Dalla scuola il baskin si è espanso e sono nate anche squadre di cui fanno parte giocatori adulti. Il baskin sta portando Cremona in giro per l’Italia e per l’Europa: nella nostra città è stato concepito, modificato, perfezionato ed è diventato un modo di sviluppare capacità motorie, di relazione e collaborazione.

Capellini  ha formato intorno a sè un gruppo di collaboratori molto appassionati e disponibili, dalla sensibilità particolare, che hanno esportato il gioco, chiamati da molte associazioni.

Attualmente Fausto Capellini sta lavorando a un altro sport inclusivo: le bocce. Anche in questo caso atleti portatori di difficoltà motorie e cognitive di diverso tipo e gravità giocano in coppia e collaborano con atleti normodotati. E anche in questo caso l’interesse per la nuova iniziativa a favore dei più fragili sta crescendo e si sta espandendo in modo esponenziale.

 

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3 risposte

  1. Tanto di cappello al prof. Capellini che ha speso tempo e fatica per portare avanti il suo progetto di aiuto ai disabili affrontando le note difficoltà legate alla mancanza di strutture, sponsor e personale.

  2. Si è stata un’idea geniale ed eroicamente realzzata quanto basta perché si possa contare sulla sua diffusione. Straordinario assistere a come, in una partita di baskin , proprio un gioco riesca ad includere i diversamente abili nello stesso obbiettivo di vittoria in una competizione . E come lo spirito di squadra vi si possa accendere. Penso che molti altri sport di squadra si presterebbero ad essere adattati come questo. Ottimo prof. Capellini!

  3. Con il baskin tutti i componenti della squadra danno un contributo alla causa, tutti si sentono utili nello stesso modo. Questa è la peculiarità di un gioco che ha preso spunto dalla pallacanestro, ma non l’ha adattata. Ha usato i fondamentali per costruire qualcosa di nuovo. Quando si tratta di collaborazione tra persone non c’è ambito migliore di quello sportivo. Lo sport è un pretesto utile e meraviglioso per comprendere, per mettere a disposizione del gruppo e degli altri le proprie capacità e caratteristiche. Purtroppo non tutti sono in grado di capire e spesso non vogliono farlo. Fatto sta che quando a livello politico si pensa a recuperare situazioni, a coinvolgere ragazzi in difficoltà da vari punti di vista, a combattere l’abbandono scolastico ci si rivolge alle materie che ancora oggi si considerano “minori” : educazione fisica, arte, musica. Quelle che coinvolgono la persona in toto, corpo, mente, anima.

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