Bergamaschi: ‘Crema, grande potenzialità turistica’

4 Maggio 2022

Vocazione turistica anche internazionale. E’ quella che in definitiva Crema ha (e i dati, come vedremo, lo confermano), che va coltivata e se possibile incrementata apportando qualche piccolo accorgimento. In estrema sintesi è quanto emerso dall’incontro del candidato sindaco del centrosinistra Fabio Bergamaschi con i vertici della Pro loco presieduta da Vincenzo Cappelli. Associazione che è il termometro (non l’unico) dell’ampio e variegato ‘settore turismo’ , partendo da un dato di fatto: “Noi intercettiamo il 40% di chi viene a visitare Crema”.  Giusto per evidenziare che i 3.000 turisti mensili (è una media) che arrivano a Crema e censiti dalla sola Pro Loco, sono una parte. Di qui la presa d’atto del potenziale che Crema può ancora esprimere. Partendo da solide basi gettate nel tempo dai volontari che danno vita agli uffici di piazza del Duomo. Per esempio le 1.200 newsletter (le informazione su eventi e iniziative in calendario) inviate regolarmente ad altrettanti iscritti, per finire alle nuove iniziative messe in campo. Non ultima quella dello scorso fine settimana: la possibilità di salire sul campanile della cattedrale e da lì godere di una vista unica. Novanta le persone che si sono messe in coda.

Crema, ha sintetizzato Cappelli che con Claudia Bonomi e Franco Bianchessi ha incontrato Fabio Bergamaschi, ha tutte le carte in regola per aumentare l’offerta a quanti arrivano in città, facendo loro vivere un’esperienza e non la classica e veloce visita mordi e fuggi. Per farlo – ha rimarcato il presidente della Pro Loco – “ la città e il territorio devono ripensarsi. Modellarsi, dove è possibile, anche alle esigenze del turista. Dalle semplici informazioni ai servizi, anche alberghieri”.  Oltre, va aggiunto, alla sinergia a livello territoriale.

“Abbiamo parlato di turismo di attrattività territoriale – ha commentato Fabio Bergamaschi -, due dimensioni che sono esplose negli ultimi anni anche grazie al film ‘Call me by your name’. Sono dimensioni che devono essere consolidate nei prossimi anni e Crema deve giocare con maggiore consapevolezza questa dimensione della creatività e del turismo, sia giocando sui palcoscenici internazionali (oggi contiamo 30-40 accessi giornalieri all’Infopoint), sia nella dimensione più locale del turismo di prossimità. Dobbiamo farlo puntando su quello che abbiamo e quello che sappiamo fare: quindi il cicloturismo e percorsi naturalistici della nostra pianura, ma anche la gastronomia l’agroalimentare la cosmesi in ambito industriale intorno alla quale poter sviluppare anche dei percorsi culturali con dei festival dedicati. Anche le connessioni con il comparto commerciale, che deve essere parte integrante di una politica di una strategia complessiva di attrattività territoriale”.

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