Oggi, come anticipato anche su questa pagina, è venuta a Cremona la deputata M5S Valentina Barzotti per incontrare il comitato BiometaNo. Ecco il suo comunicato stampa:
“L’impianto di biometano che si vuole costruire a Cremona, al confine con il Comune di Gerre de Caprioli è sbagliato, nel metodo, nel merito e per posizione – così la deputata del M5s Valentina Barzotti al termine della riunione tenuta questa mattina a Gerre con il sindaco Michel Marchi, il vice sindaco Roberto Zangrandi, il presidente del comitato No Biometano Luigi Lipara, l’assessore all’ambiente di Vescovato Ferruccio Rizzi, il consigliere di Sospiro Osvaldo Brigati, il consigliere di Cremona Luca Nolli , attivisti del M5s e di Stati Generali Clima Ambiente e Salute Marco Pezzoni e Michele Arisi.
‘Si tratta di un impianto enorme che ha vocazione industriale e non più agricola – continua Barzotti, perché si parla di 97mila tonnellate all’anno prodotte. L’impatto ambientale è insostenibile per le comunità locali, la provincia di Cremona è già in sofferenza dal punto vista ambientale – dati recenti dell’agenzia europea ambientale ci dicono che Cremona è la città con la più alta concentrazione di particolato sottile nell’aria. È la 372esima città più inquinata su 375 in Europa. Ma non è tutto. Questo impianto è troppo vicino all’inceneritore e quindi si crea anche un concreto pericolo di incidente, con gravi danni per la popolazione. Bisogna intraprendere azioni mirate per interrompere l’iter progettuale quanto prima, la regione Lombardia è la regione con il più alto numero di impianti per la produzione di biogas. Solo a Cremona ne abbiamo 170 attivi: è chiaro che il territorio è saturo, deve essere valutato l’impatto cumulativo delle matrici inquinanti su questo territorio che non può più essere abusato perché diversamente si percorre una direzione contraria a quella che il Pnrr richiede, ossia verso la transizione ecologica. Un ringraziamento a Paola Tacchini che ha organizzato l’incontro, al consigliere Luca Nolli e a tutti gli attivisti 5 stelle di Cremona con cui collaboriamo quotidianamente per la difesa del territorio – conclude Barzotti.”
La nostra speranza è che anche a livello nazionale si inizi a considerare prioritaria la tutela della salute e dell’ambiente soprattutto in un territorio così martoriato come la Pianura Padana, ed è ben accetto l’aiuto di qualunque forza politica ascolti noi cittadini cremonesi.