Terremoto in Marocco, sottoscrizione Caritas Crema

13 Settembre 2023

Il devastante terremoto che ha colpito il Marocco nella notte di sabato scorso, in particolare la regione di Marrakech, sta facendo registrare diverse migliaia – i numeri sono purtroppo ancora in continuo aggiornamento – di vittime e feriti, oltre a ingenti danni materiali. 

Alcune città e villaggi nelle zone montagnose più colpite fuori da Marrakesh sono stati completamente rasi al suolo e molti in aree rurali e remote sono tuttora isolati. 

La Caritas del Marocco si è subito attivata contattando le parrocchie colpite e si sta organizzando a livello locale per l’assistenza alle persone sfollate. 

“Al momento – puntualizza don Marco Pagniello, direttore della Caritas italiana – una raccolta di beni materiali in Italia rischia di rivelarsi inutile e soprattutto di difficile gestione a livello organizzativo, anche per chi li riceve.”

Da parte sua la Conferenza Episcopale Italiana, oltre a esprimere “profondo cordoglio e vicinanza alle sorelle e ai fratelli del Marocco provati da questo tragico evento”, come forma di aiuto immediato, ha deciso lo stanziamento di 300mila euro dai fondi 8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica. 

“Facendoci prossimi alla popolazione provata da questo tragico evento – ha affermato il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI – preghiamo per le vittime e i loro familiari. Assicuriamo inoltre il sostegno delle nostre Chiese, stringendoci a tutti coloro che sono stati colpiti da questa calamità e alla comunità marocchina in Italia ferita negli affetti.” 

“Lo stanziamento della CEI – sottolinea Claudio Dagheti, direttore della Caritas Crema – aiuterà, attraverso Caritas Italiana, che collabora da molti anni con le Caritas in Marocco in vari progetti a favore di persone particolarmente vulnerabili, come i migranti e minori non accompagnati, a far fronte alle prime necessità.”

“In questa fase – aggiunge – possiamo solo esprimere a parole tutta la nostra solidarietà, ricordando nella preghiera le vittime e i superstiti, che dovranno affrontare i disagi e le pesanti difficoltà della ricostruzione; assicurando il sostegno delle nostre comunità che sapranno dare, come sempre, segni concreti di vicinanza e condivisione.”  

“Al momento – puntualizza – sulla base di quanto indicato nei comunicati di Caritas Italiana e della Conferenza episcopale italiana, sono sconsigliate raccolte di beni alimentari, indumenti medicinali che sarebbero di difficile esportazione, importazione e gestione. Ed è invece opportuna solo la raccolta di donazioni in denaro per il finanziamento di attività di primo intervento e di accompagnamento post-emergenza.  Chi pertanto volesse, può fare una devoluzione sul conto corrente intestato a ‘Fondazione don Angelo Madeo’, IBAN IT52N0844156840000000022470, precisando la causale Terremoto Marocco; oppure effettuarla direttamente presso la curia vescovile, in piazza Duomo 27.”

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