Brunetta, aumenti gli stipendi e assuma personale

27 Gennaio 2022
Nei giorni scorsi il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha scritto ai dipendenti pubblici una lettera nella quale elenca ‘le opportunità di formazione con le quali ciascuno di voi può fare la differenza’. A quella lettera, consultabile qui
https://www.funzionepubblica.gov.it/articolo/ministro/20-01-2022/brunetta-scrive-ai-dipendenti-pubblici-ecco-tutte-le-opportunita-di
risponde Enrica Bodini, dipendente dell’Azienda ospedaliera di Cremona.
Gent.mo Ministro Brunetta,
ho letto attentamente la sua lettera e la ringrazio per l’opportunità che mi prospetta per poter avere finalmente e dopo 30 anni, un aumento di stipendio. Studiare, laurearmi addirittura. Vede gent.mo Ministro, ho 57 anni compiuti e 38 di anzianità di servizio, sono dipendente di una ASST in qualità di amministrativo front-office addetta alle prenotazioni presso un CUP e a settimane alterne mi occupo della segreteria del servizio di Endoscopia Digestiva, con tutto quello che consegue essere addetti alla segreteria ma che non le elenco perché sarebbe troppo lungo, le dico solo che se va bene, ogni giorno  ci insultano e  ci fanno sentire inadeguati. Per poter far funzionare il sistema, ci vorrebbe più personale, ma non è così e quindi, in alcuni giorni della settimana, lavoro anche 11 ore con la sola pausa pranzo che è di mezz’ora. Negli altri giorni, ne lavoro in media tra le 8 e le 9, il tutto per 1.370 euro netti mensili. In questi 38 anni, la vita mi ha messo davanti a tante difficoltà e problemi, genitori e suoceri gravemente ammalati e da accudire senza alcun welfare da parte del servizio pubblico. L’unico aiuto è stato quello di mio marito e di una badante lautamente retribuita, privandomi di vacanze e tempo libero per avere i soldi per pagare la badante. Ora, purtroppo, sia i genitori che i suoceri sono venuti a mancare ed ho quindi un po’ più tempo libero, che però viene assorbito dalle necessità del lavoro. Sì perché oltre alle ore in più ogni giorno, a causa della pandemia ci sospendono anche le ferie. Al termine della giornata lavorativa ufficiale ho anche una famiglia da accudire.  Ecco gen.mo Ministro, questa è la condizione della maggior parte delle persone che lavorano nella Pubblica amministrazione. Quelle persone che vengono dileggiate, insultate, denigrate da tutti coloro che lavorano nel privato e che pensano di essere gli unici vessati. Bene gent.mo Ministro, non può chiederci di tornare a scuola per avere un aumento di stipendio che ci spetta da 30 anni, non può pensare che a 57 anni e dopo una vita passata a sacrificarci, si abbia ancora voglia e forza per tornare a scuola. Sarebbe opportuno, gent.mo Ministro, che ci deste il nostro aumento senza chiederci nulla, credo che ci spetti di diritto, credo che debba essere un vostro dovere concedercelo senza chiederci ulteriori sacrifici. Credo anche che sarebbe cosa buona  assumere tutto il personale già mancante e magari, anche qualche soggetto in più, giusto per essere lungimiranti e pensare che chi ha la mia età (la maggior parte dei dipendenti pubblici) in un futuro non troppo lontano si spera, andrà in pensione.
Gent.mo Ministro, se doveste assumere tutto il personale già mancante nella P.A., polizia, carabinieri, guardia di finanza, sanità, regioni, province, comuni etc. etc. in Italia si risolverebbe il problema della disoccupazione, i cittadini avrebbero servizi che funzionano e tutti saremmo più sereni, non più ricchi, ma più soddisfatti.
Gent.mo Ministro la saluto e le dico fin d’ora che non accoglierò il suo invito, non ne ho la forza fisica e mentale, non ne ho voglia e non le credo. Faccia uno sforzo, per essere credibile ci dia ciò che ci spetta, adegui gli stipendi al costo della vita e assuma il personale che manca, a tempo indeterminato, non trimestrali che cambiano e sono continuamente da formare.
Buona vita gent.mo Ministro.
Enrica Bodini
Cremona
Ecco l’intervista al ministro Renato Brunetta.
https://www.youtube.com/watch?v=huJJ9aCkZrU&t=7s

2 risposte

  1. Il tuo caso purtroppo,…. hai la mia totale solidarieta’…., si compensa con bidelli e porta lettere di 30 anni che sfruttano mezza giornata,….. settimane di malattia, al bar o fare sport in palestra o altro. Una volta i bidelli o erano invalidi, vedove, fam.numerose con alloggio gratuito, e avevano il dovere di vigilare ,tenere in ordine,pulire…Oggi giovanotti/e di 30/40 anni con compiti molto limitati….ma potrei farti tanti altri esempi…senza trascurare certi invalidi di comodo…si dovrebbe cominciare ad intervenire li..e tu ne avresti beneficio.

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