Cauzzi. Centrodestra: ‘Il Sindaco doveva scusarsi’

30 Maggio 2022

Non solo Carlo Malvezzi dal quale è partita la proposta di assegnare un’onorificenza ad Angela Cauzzi non s’è sentito offeso per il rifiuto di quest’ultima di ritirare una benemerenza ‘da chi l’ha infangata’. Ma ha apprezzato la decisione dell’ex sovrintendente del teatro Ponchielli. Ha infatti firmato una nota congiunta insieme con i consiglieri del centrodestra Federico Fasani, Saverio Simi e Maria Vittoria Ceraso.

Ecco il testo.

“Abbiamo da sempre criticato apertamente e aspramente il sindaco di Cremona e presidente della Fondazione Teatro Ponchielli per le modalità con le quali ha voluto imporre l’avvicendamento del Sovraintendente. Abbiamo ripetutamente chiesto un cambio di rotta senza ottenere ascolto. Si è giunti persino alle dimissioni del consiglio di amministrazione. Con la presentazione dell’ordine del giorno finalizzato a concedere alla Dott.ssa Cauzzi un riconoscimento per i suoi 30 anni di attività a servizio del nostro teatro, condiviso con tutti i consiglieri della minoranza, abbiamo voluto offrire a chi ha le maggiori responsabilità nella gestione di questa triste vicenda, la possibilità di scusarsi con la diretta interessata per il trattamento riservato ad una persona perbene ed ad una professionista seria e capace. Una semplice dimostrazione di umiltà che avrebbe fatto bene a Cremona. Così non è stato. Al contrario, l’intervento del Sindaco in consiglio comunale, con il quale è stata rivendicata la “coerenza” del percorso, ha di fatto vanificato il valore e il significato del voto unanime di tutto il consiglio comunale, agendo come sale sulle ferite ancora aperte. Nessun ripensamento, ma solo ancora tanta arroganza e presunzione. Siamo sinceramente dispiaciuti per questa ulteriore occasione sprecata. Comprendiamo quindi  la scelta di Angela Cauzzi di rinunciare al riconoscimento votato all’unanimità dal consiglio comunale e la ringraziamo per la lezione di grande dignità che oggi sta offrendo alla città e a chi dovrebbe dimostrarsi all’altezza di guidarla”.

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