Un incontro fissato con sole 24 ore di anticipo e per di più la mattina di un giorno feriale pare convocato di proposito per essere disertato. A una settimana dalla richiesta formalizzata dai piloti al presidente dell’Aeroclub, stamattina alle 11 si è svolta la riunione che doveva servire a chiarire i dettagli dell’accordo che la Migliaro snc, proprietaria dello scalo, ha siglato con l’azienda cinese, collegata con Pirelli, che effettuerà in pista tre giorni la settimana test sulle gomme di camion e trattori. L’incontro è stato deludente, per usare un eufemismo. ‘Non siamo degli sprovveduti – ha premesso il presidente -. Siamo in possesso dei permessi necessari ed è tutto in regola’. Non sono state date informazioni sull’aspetto economico che sembra dirimente, a giudicare dal contenuto degli interventi sulla stampa a firma del consigliere regionale Marcello Ventura, nettamente contrario all’operazione finalizzata unicamente a raddrizzare il bilancio della Migliaro snc. ‘La strada è segnata, indietro non si torna’ ha commentato oggi un pilota. ‘L’Aeroclub è destinato a chiudere’ ha chiosato sconsolato un altro socio. A questo punto tutti gli interventi, compreso quello eventuale del sindaco Gianluca Galimberti e della giunta sollecitati da Ventura non serviranno a mettere in discussione un contratto stipulato da soggetti privati. L’attività dell’aeroporto sarà ridimensionata e il sogno di allungare la pista dai 600 metri attuali a 900, mille per potenziare il traffico, un sogno accarezzato quarant’anni fa dai fondatori del Migliaro e oggi più che mai attuale, resterà una chimera. Tono e contenuti dell’incontro odierno hanno fornito una risposta chiara alla domanda amaramente sarcastica che circola tra i piloti da alcuni giorni ‘aeroporto o aeromorto?’.
Aeroporto o aeromorto? Nubi sul Migliaro dopo l’accordo coi cinesi
Ventura: per ripianare i debiti, aeroporto consegnato ai cinesi