Città migliori se di design, 4 proposte ai candidati sindaci

28 Settembre 2021

Amministratori locali e cittadini oggi sanno bene che, per migliorare le condizioni  di vita nelle città italiane grandi e piccole, occorre conciliare sostenibilità e sviluppo, e mettere i risultati a disposizione di tutti. Per vivere meglio occorre cambiare  mentalità, ma anche adottare scelte politiche e strutturali che favoriscano nuovi  rapporti tra i cittadini, migliori modi di lavorare e di vivere nella città, qualunque  ne sia la dimensione o la posizione geografica. 

Per questo ADI. Associazione per il Disegno Industriale propone ai candidati sindaci, alle prossime elezioni amministrative, di adottare nel loro programma quattro scelte generali, che servano da fondamento in ogni campo di attività dell’amministrazione pubblica: dall’abitazione all’urbanistica, dai trasporti all’istruzione, dal lavoro al tempo libero. 

  • L’istituzione di un Design Manager in ogni grande città. Il design va integrato nella strategia della gestione cittadina. La complessità dei problemi urbani richiede ascolto costante e sintesi propositiva, per rispondere a bisogni che  toccano ambiti concreti come la mobilità o la qualità dell’aria, l’abitare o i luoghi del lavoro e della cultura, ma anche il rapporto tra libertà e democrazia, con  un’attenzione speciale rivolta ai giovani e delle fasce più fragili. 
  • L!inclusione della qualità del design tra i requisiti dei bandi delle amministrazioni locali. Acquistare prodotti ad alto contenuto di design è un investimento, prima che una spesa. Inserire nelle gare di assegnazione degli appalti e  degli acquisti un punteggio per prodotti o servizi di ‘buon design’, in base a parametri condivisi e dichiarati, è una scelta concreta di appartenenza a un mondo che intende essere migliore. Significa maggiore qualità dei prodotti delle imprese, stimolate a migliorarsi per competere, e maggiore qualità degli acquisti  della pubblica amministrazione.  
  • Il sostegno alla cultura del luogo. Il lavoro delle fondazioni culturali locali, in un rapporto virtuoso tra pubblico e privato, è fondamentale. Per le amministrazioni dialogare costantemente con l’intero tessuto di queste istituzioni e sostenerle è essenziale per costruire una solida cultura di convivenza civile e per  favorire relazioni e scambi culturali ed economici nazionali e internazionali.  
  • L’educazione al consumo responsabile di tutti i cittadini, fin dalla scuola. Per costruire una nuova cultura della sostenibilità e della convivenza civile occorre dare alle giovani generazioni strumenti per affrontare consapevolmente le  grandi e piccole scelte del loro futuro. Promuovere nelle scuole dell’obbligo workshop di avvicinamento all’uso consapevole del design, offrendo ai futuri consumatori strumenti per la costruzione di una coscienza critica, non è solo  un’occasione da cogliere: è una priorità.

Intendiamo il design come concreta leva strategica per il miglioramento della vita, non un semplice artificio glamour per rendere più o meno #belli! gli oggetti che ci circondano’ spiega Luciano Galimberti, presidente ADI. ‘Il design è un  insieme di valori e metodo, per costruire insieme una città protagonista dello sviluppo sostenibile e responsabile’. 

‘Non a caso la mostra della collezione permanente dellADI Design Museum si  intitola Il cucchiaio e la città’, conferma Umberto Cabini, presidente di Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro. ‘L’innovazione, perno del design, riguarda tutto il tessuto della nostra vita. È questa qualità che ci spinge a consolidare e  ampliare con azioni strategiche precise la tradizione del design’.

 

ADI Associazione per il Disegno Industriale, fondata nel 1956, rappresenta le  idee e gli interessi del sistema del design in Italia e nel mondo. Riunisce progettisti, imprese, distributori, ricercatori, storici, critici, giornalisti, scuole, case editrici.  Il suo obiettivo è favorire lo sviluppo del disegno industriale come fenomeno culturale ed economico, per migliorare lo sviluppo responsabile e sostenibile delle  condizioni di vita. Agisce nel quadro di un sistema coordinato di cui fanno parte  anche la Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro, che gestisce l’ADI Design Museum di Milano e la società di servizi ADIper. Ha rapporti costanti e costruttivi  con le istituzioni locali e nazionali, con cui collabora a iniziative di promozione del  design italiano in tutto il mondo. È membro di ico-D International Council of Desi gn e BEDA Bureau of European Design Associations. Organizza il premio Compasso d’Oro, il più celebre premio del design italiano, nato nel 1954 e oggi biennale. Dal 1958 ADI lo gestisce autonomamente e, negli anni, si è dedicata al suo  sviluppo come selezione di qualità fondata su una preselezione annuale: ADI  Design Index

Luciano Galimberti fonda nel 1985, con Rolando Borsato, lo studio BGPIÙ Progettazione. Lo studio interviene nei diversi ambiti dell!abitare e del lavorare, coniugando interventi di architettura, interni, exhibit, design e comunicazione. Un  metodo di lavoro trasversale e multidisciplinare in grado di assicurare un’ottima capacità di problem solving; approccio artigiano. Dal 2014 è presidente di ADI,  dove ha sviluppato un importante piano di rilancio associativo che si è concretizzato anche nell’apertura dell’ADI Design Museum – Compasso d’Oro. Dal 2015 al 2017 è stato presidente della Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro, dove ha sviluppato un programma di riorganizzazione e rilancio. Dal 2018 è membro  del consiglio di amministrazione della Fondazione. Dal 2014 è amministratore  delegato della società di servizi ADIper. Dal 2019 è direttore scientifico della  Fondazione Francesco Morelli (IED). È membro del CdA di Polidesign. È membro del CdA della Fondazione Francesco Morelli (IED). È membro del comitato  scientifico della Fondazione Politecnico di Milano. Il suo impegno professionale è  da sempre abbinato a un costante impegno culturale.  

Umberto Cabini, imprenditore, conduce dal 1974 l’azienda di famiglia, la Cabini & Co. fondata nel 1961. Nel 1980 ha fondato la ICAS, Industria Cassetti, leader  mondiale nella produzione sistemi di cassettiere per farmacia, ottica e attrezzature per negozi. Nel 2000 ha fondato la Flyplast, attiva nel settore dello stampaggio  di materiali plastici. Dal 2013 al 2017 è stato presidente dell’Associazione Industriali della provincia di Cremona. È stato inoltre presidente del comitato esecutivo della Banca Cremasca Credito Cooperativo. Dal 2015 è nel CdA di CremonaFiere. Ha ricoperto per sei anni il ruolo di presi dente della Fondazione Teatro San Domenico di Crema ed è attualmente consigliere della Fondazione Museo del Violino #Antonio Stradivari!. Dal 2017 è presidente della Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro. 

 

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