Il termine stakeholder ha il significato di “portatore di interesse” e viene comunemente attribuito a coloro i quali traggono beneficio economico da una iniziativa. La costruzione del nuovo ospedalino di Cremona ha quindi tutte la caratteristiche per stimolare l’interesse di quelle categorie professionali (e non sono poche) che possono trarne un beneficio economico, spartendosi briciole e bocconi da un’opera edilizia che ormai ha assunto l’enfasi di una leggenda.
Tutto comprensibile e tutto lecito, solo che non si comprendono almeno un paio di elementi fondamentali: a) se si tratta di un ospedale, luogo destinato all’assistenza e alla cura, i veri portatori di interesse sono i cittadini, non le categorie produttive; b) coloro che hanno il mandato di rappresentare i cittadini non dovrebbero dimenticarsi degli interessi, non solo economici, di questi ultimi.
In un contesto nel quale troppo spesso l’impiego di terminologia anglosassone serve a mascherare le reali intenzioni di chi la utilizza, nello stesso modo in cui in passato il “latinorum” veniva impiegato per fregare la povera gente, giunge finalmente la notizia della costituzione di un Comitato cittadino che intende approfondire e discutere le dinamiche sin qui seguite. Magari ricordando alla politica che il termine “rappresentare” ha un significato differente da “imporre” e che quando gli interessi relativi alla sanità pubblica diventano economici sarebbe necessario un sussulto di dignità. La nascita del Comitato è quindi una occasione bellissima e forse rappresenta qualcosa di più di una reazione che qualcuno sperava di non vedere. Forse, persino a Cremona, c’è qualcuno che ha deciso di mettere in discussione il motto che governa la città : “stumm schiss”.
Andrebbe poi ricordato, ce lo dimentichiamo troppo spesso, che il denaro da utilizzare per il nuovo ospedalino non appartiene agli stakeholders economici, che invece non rischiano un quattrino, ma è quello di chi paga le tasse e rischia invece la propria salute. Stiamo parlando di coloro i quali vengono considerati dei poveracci e che però pagano l’assistenza sanitaria anche a chi le tasse non le paga e poi protesta ad alta voce se gli tocca aspettare una visita al Pronto Soccorso. Giova ripeterlo: i soldi da impiegare per l’ospedalino sono soldi dei contribuenti e non cadono né dal cielo e neppure dal PNRR. Non è questo un motivo sufficiente per riflettere su come potrebbero venire utilizzati al meglio, magari per motivare i professionisti che in Ospedale stanno dando l’anima senza vedere alcuno sbocco alle loro difficoltà quotidiane? Oppure per una migliore organizzazione del lavoro? Magari anche per pianificare lo sviluppo della struttura in termini di servizi ai cittadini, non all’edilizia.
Insomma, ci sarebbero mille alternative per utilizzare al meglio i soldi dei contribuenti e fornire alla popolazione un servizio migliore dell’attuale. Ad esempio, a pochi chilometri da Cremona, l’Ospedale di Crema ha deciso di investire sulle professionalità dei dipendenti, non sugli “stakeholders” interessati all’edilizia.
Pietro Cavalli
13 risposte
“La nascita del Comitato è quindi una occasione bellissima e forse rappresenta qualcosa di più di una reazione che qualcuno sperava di non vedere. Forse, persino a Cremona, c’è qualcuno che ha deciso di mettere in discussione il motto che governa la città : “stumm schiss”.” Queste le parole che condivido di più del dottor Cavalli, con il quale diverse volte avrei voluto interfacciarmi sull’argomento. Anche perché visto che per il personale in forza all’ospedale Maggiore è impossibile esprimersi (per ovvi motivi) a noi che abbiamo prontamente aderito a questo comitato cittadino, leggere le firme di noti professionisti del territorio ci darebbe ancora più forza e determinazione in questa ennesima battaglia per la salute pubblica.
Caro Pietro. continuo a domandarmi come mai sei l’unico medico che pubblicamente e continuamente si batte contro il nuovo ospedale.
Sono così potenti la politica e l’amministrazione ospedaliera contro i medici in esercizio da condizionarne il comportamento?
Oppure sono tutti, nessuno escluso, d’accordo che l’ospedale nuovo è una meraviglia economica e funzionale?
Caro Carlo, certamente qualcuno all’interno dell’ospedale sarà d’accordo con il nuovo progetto. Ti assicuro però che molti non lo sono. A loro tuttavia esprimersi pubblicamente sulle “scelte strategiche” non è consentito, né dal punto di vista contrattuale e neppure da quello della sopravvivenza professionale.
Necessario insistere anche sul fatto che la sanità pubblica, anche se da un po’ si utilizza la dicitura ‘ azienda ‘ , non può essere considerata tale. Il prodotto di questa ‘ azienda ‘ è il benessere dei cittadini non un tornaconto di tipo economico!
I rappresentanti dei cittadini, i politici che si sono assunti l’incarico ( o l’onere e l’onore, per dirla alla Salvini ) di lavorare per il bene delle persone e della città avrebbero dovuto vigilare su questo. Il bene dei cremonesi e di Cremona consiste nel poter contare su professionisti in grado di assisterli in momenti e frangenti delicati con la loro preparazione, ma anche con le strutture necessarie, che sono reparti efficienti e attrezzati al meglio da ogni punto di vista, apparecchiature e numeri adeguati di persone che lavorano, non muri nei quali neppure sanno cosa mettere!
La battaglia partita dal questo blog ha finalmente dato voce ai cittadini. Spero che tutti quelli che si sono proclamati d’accordo davvero sottoscrivano la petizione e non si limitino ad esprimersi solo a parole. Si tratta di una battaglia del tutto apolitica, quindi pare pretestuoso indicare l’appartenenza a un partito o all’altro. L’importante è che siamo tutti cremonesi uniti nel considerare il nuovo ospedale un inutile spreco di denaro pubblico che non fornirebbe un’adeguata offerta a noi cittadini in termini di salute pubblica.
Spero che l’adesione al comitato contro il nuovo ospedale sia massiccia .Bravo Pietro a sostenere non la muratura ma il potenziamento dei servizi che è scaduto in maniera ignobile.
Come sempre Bravo ! semplice nell’esposizione del problema “ nuovo ospedalino “ come sempre detto ti vedrei bene per cultura ospedaliera come DG dello stesso. Ma sei troppo bravo, umile, e lontano dai giochi che animano il set del lungometraggio “ nuovo ospedalino “ dalla regia molto fumosa….comunque vedo che sta prendendo sempre più’ piede il “ STUM MIA SCHISS “ e questo mi conforta per un futuro sempre più di opinione e non di sottomissione…….Bravo Cavalli
Perfettamente d’accordo. Uno schifo
Sono perfettamente d’accordo con voi, uno ladrocinio.
Sono d’accordo.
Un ospedale concepito con determinate caratteristiche non ha senso. Sarebbe più logico ristrutturare l’attuale.