Ue pro reddito di cittadinanza. Degli Angeli: da potenziare

29 Settembre 2022
Il reddito di cittadinanza è costato in tre anni allo Stato 20 miliardi di euro, è stato percepito da 4 milioni e 650mila persone e ne hanno beneficiato due milioni di famiglie. Lo si legge in un rapporto dell’Inps   Questo strumento di politica sociale è anche la chiave che ha premiato i grillini in Meridione, consegnando loro il primato tra i partiti al Sud.  E’ moltiplicatore di consensi nelle zone più arretrate e a più alta percentuale di disoccupazione, ma anche il Nord ne ha attinto a piene mani. I risultati delle elezioni evidenziano l’aumento del divario politico, culturale e sociale tra Settentrione e Mezzogiorno dovuto anche alla diversa percezione del reddito di cittadinanza che oggi è un fertile terreno di scontro tra le forze politiche degli opposti schieramenti. Il centrodestra compatto, Azione e Renzi lo considerano fonte di abusi, generatore di lavoro nero e concordano sulla necessità di modificarlo. Pd e M5s, divisi più o meno su tutto, l’hanno inserito nei rispettivi programmi.
La Commissione Europea  ha preso posizione sul reddito di cittadinanza dicendo che ‘svolge un ruolo chiave durante i periodi di recessione’ e invita i Paesi membri a rafforzarlo. Musica per le orecchie di Marco Degli Angeli, consigliere pentastellato della Regione Lombardia. “Si tratta di una misura fondamentale – dichiara in una nota – che solo in provincia di Cremona sta aiutando 3.645 persone in difficoltà. In Italia, invece, il totale dei percettori è pari a 2.361.562 con un reddito medio mensile di 582 euro. Altro dato importante riguarda il numero degli occupati grazie a questa misura. Numeri alla mano, con buona pace di chi demonizza Il Rdc, costruendoci sopra infondate campagne promo-elettorali, nel settembre 2021 i percettori indirizzati ai centri per l’impiego erano 1,8 milioni: di questi 564 mila hanno trovato lavoro”.
Degli Angeli aggiunge: ‘Da quando aiutare le famiglie in difficoltà ad arrivare a fine mese, soprattutto in questo momento di difficoltà è sbagliato o meglio una vergogna? La vera vergogna è attaccare ingiustamente una misura e coloro che la promuovono a discapito dei cittadini. Non dimentichiamo poi che il 20% dei percettori – al contrario di chi li chiama fannulloni –  ha in verità un lavoro. Peccato che la retribuzione sia talmente bassa che necessita di un’integrazione statale. Ecco perché è fondamentale approvare subito la legge per il salario minimo legale. È inaccettabile – chiosa Degli Angeli – e indegno che, in un contesto simile, qualcuno abbia in testa di fare la guerra ai poveri smantellando le forme di protezione. Qui è in gioco la tenuta sociale del Paese. Insomma, se il centrodestra ha fatto della promessa di smantellare il Rdc il suo cavallo di battaglia, dall’Europa arriva un muro contro la segretaria di Fdi e futuro presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il reddito di cittadinanza svolge un ruolo chiave durante i periodi di recessione”.
Conclude Degli Angeli: “Mi sento di sostenere e ribadire con convinzione quanto ha asserito Giuseppe Conte. Se proveranno a distruggere il sostegno alle famiglie in difficoltà, la nostra opposizione non sarà dura. Sarà durissima. Il perché è semplice: adeguate misure di sostegno al reddito svolgono un ruolo chiave, soprattutto durante le recessioni economiche. Il dovere di ogni classe dirigente, anziché lanciare promesse e slogan su fatti, Dio, patria e famiglia, dovrebbe essere anche quello di mitigare l’impatto sui redditi delle famiglie, prevenire un aumento della povertà e dell’esclusione sociale, promuovendo al contempo una ripresa sostenibile e inclusiva”.

2 risposte

  1. Premesso che bisogna ammettere che il M5S è l’unica voce che abbiamo sentito levarsi con forza e continuità a fare opposizione a livello locale e a sollevare problemi che ci riguardano da vicino ( per esempio la salute pubblica a Cremona ), la questione nazionale del reddito di cittadinanza è da vedere con attenzione. Credo che non sia possibile non riconoscere che il successo di Giuseppe Conte sia da ascrivere più al reddito di cittadinanza che al sacro fuoco dei principi che guidano il movimento. I numeri parlano da soli, e l’erogazione del sussidio precede il momento di recessione al quale fa riferimento l’UE. Ci siamo portati avanti, e la modalità di distribuzione è come minimo da rivedere: troppi furbi, troppi imbrogli e truffe a spese dello Stato ( cioè nostre, di tutti) , troppi incoraggiamenti a continuare a non ‘trovare’ lavoro o a lavorare in nero. Non ci nascondiamo dietro a un dito… Molti e molte famiglie ne hanno approfittato senza che ci siano state precedenti verifiche e successivi controlli.

  2. Ritengo che RDC sia un ottima soluzione per le famiglie in difficoltà, però tanti ne usufruiscono indegnamente ed è giustissimo porre un rimedio ai percettori di reddito che potrebbero andare a lavorare o che lavorano in nero.

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