Coppa Italia, Cremo ko e conferma: squadra non da A

6 Aprile 2023

Due occasioni da gol, quelle che la Cremonese ha avuto nella partita di ieri sera nella semifinale di Coppa Italia allo stadio Zini contro una ben strutturata Fiorentina, terminata 2-0 per gli ospiti, non modificano una realtà drammatica per la squadra grigiorossa che chiude, anche in Coppa Italia, un’annata da dimenticare. I grigiorossi costruiscono una mole notevole, talvolta incredibile di gioco, ma non riescono a finalizzare. Manca un centravanti che completi il lavoro fatto nelle retroguardie e a centrocampo. In area avversaria i grigiorossi si sciolgono come neve al sole, come dimostrano  le due occasioni in Coppa Italia menzionate prima. Tutto ciò chiama in causa la società: la campagna acquisti ha portato giovani sconosciuti, volenterosi, ma ininfluenti ai fini della classifica. Non è stata creata una squadra in grado di affrontare la serie A e i risultati parlano chiaro. Nella lunga pausa imposta per i Mondiali, l’US Cremonese non è corsa ai ripari, pur potendolo fare avendo tutto il tempo a disposizione. La sostituzione dell’allenatore è risultata inutile ai fini della classifica che piange anche più di prima: la Cremonese è inesorabilmente ultima e tutto fa presagire che resterà lì sino alla fine del campionato.

La partita d’andata della semifinale di Coppa Italia conferma l’andazzo di una squadra inadatta alla A, salvo alcune (poche) individualità.

Prosegue invece il momento magico della Fiorentina che conquista la 9^ vittoria consecutiva in tutte le competizioni. Allo Zini, gli uomini di Italiano si impongono per 0-2 grazie alle reti di Cabral nel primo tempo e Gonzalez nella ripresa dagli undici metri. Nulla da fare, dunque, per i grigiorossi che finiscono il match in dieci per l’espulsione di Aiwu nell’occasione del rigore per la Fiorentina. Netta e meritata la vittoria della Fiorentina. Grigiorossi in dieci a causa dell’espulsione di Aiwu in occasione del rigore assegnato da Mariani e poi trasformato dall’argentino. Servirà un’impresa alla Cremonese nel ritorno al Franchi il prossimo 27 aprile.

Una risposta

  1. Hai ragione su tutto. Qualche decennio fa mi avresti trovato in disaccordo nel cercare colpe alla sola Cremonese. La città era nel periodo in cui dimostrava pigrizia verso il settore sportivo. Oggi le cose sono cambiate grazie anche ai trionfi della pallavolo e della pallacanestro. Se le cose sono come le stiamo vedendo sul campo credo che le responsabilità oggi siano tutte da addebitare alla USC che ha fatto una campagna acquisti dissennata premiando giovani volenterosi ma non adatti nè adattabili alla serie maggiore. Il Monza calcio ci ha messo 31 giorni per sostituire Stroppa con Palladino, noi abbiamo atteso fino alla metà di gennaio per esonerare Alvini che, sia detto, non fu il solo responsabile delle prestazioni della squadra. Vero è che con una rosa così sarebbe difficile fare bella figura anche in B, con la speranza di non retrocedere. Da altre fonti giornalistiche leggo la proposta di licenziare tutto lo staff tecnico della Cremonese… potrebbe non essere una cattiva idea.

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