‘Corri a dire sì’, Maratonina, l’onda gialla sostiene l’Aido

16 Ottobre 2022
In occasione della Half Marathon di Cremona, una squadra di oltre 70 persone – tra operatori sanitari, pazienti e volontari – ha corso per le vie della città a sostegno della donazione di organi e tessuti. Tra di loro c’è anche chi ha gareggiato “per due”: per sé e per chi gli ha donato il cuore. 
C’è chi corre in famiglia, c’è chi si rivede dopo un turno di lavoro, chi si incontra oggi per la prima volta, chi si sente coinvolto da vicino e chi ha unito la sua passione ad una giusta causa. È con questo spirito che la squadra di “Corri a dire sì”, formata da oltre 70 persone, ha partecipato a questa XXI edizione della Half Marathon Cremona.

 

LA NASCITA DI UNA GRANDE “FAMIGLIA”
“Siamo partiti nel 2017 con due corridori a nome del coordinamento organi tessuti dell’Asst Cremona. Poi, negli anni, la sensibilità verso questo tema è cresciuta e oggi possiamo dire di avere una vera e propria squadra formata da operatori sanitari, volontari e pazienti” spiega Alberto Bonvecchio (medico di Asst Cremona e responsabile del progetto). “L’auspicio per l’anno prossimo è certamente quello di ripetere l’iniziativa, puntando a coinvolgere anche gli studenti dei corsi di laurea delle professioni sanitarie del territorio e, magari, altre realtà che credono nel valore di questo progetto” aggiunge Bonvecchio.
“Concludo con un doveroso grazie all’organizzazione della Half Marathon e a chi ci ha sostenuto: ATS Val Padana, AIDO, Cremona Soccorso e i Lions Club Cremonesi (Torrazzo, Cremona Europea, Host Cremona)” termina Bonvecchio.

 

DOPO IL TRAPIANTO SI CORRE PER DUE
Tra i corridori della squadra “Corri a dire sì” c’è anche Ivano Saletti, rappresentante di Anto (Associazione Nazionale Trapiantati d’Organo). Ivano corre per due: per sé e per chi gli ha donato il cuore. E, grazie a questo, ha potuto partecipare alla gara competitiva di 10 km, attestandosi anche un tempo di tutto rispetto (attorno ai 50 minuti).  “Fare sport fa bene sempre e può essere praticato anche dopo aver subito un trapianto”, commenta Bonvecchio. “Addirittura, come abbiamo visto questa mattina, ci si può cimentare anche in competizioni a livello agonistico. Per questo abbiamo scelto di completare il nostro invito a dire sì al dono con lo slogan ‘lo sport è salute, la donazione è vita’”, afferma Bonvecchio.

 

CON UN SOLO SÌ SI POSSONO SALVARE MOLTE VITE
Come ricorda Francesco Pietrogrande (presidente Aido Provincia di Cremona), “Basta un semplice sì per poter salvare la vita a molte persone. I modi più semplici per esprimere il proprio consenso alla donazione di organi e tessuti sono: al momento dell’iscrizione alla nostra associazione, tramite l’app ‘DigitalAido’ o al rinnovo della carta di identità presso l’Ufficio anagrafe del proprio Comune”.

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