Il nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Finalpia, presieduto da Giorgio Pagliari (ex presidente di ACS e SCS) ha bussato alle porte del Comune chiedendo un prestito di 200mila euro per evitare il default. La sindaca ha risposto che l’operazione è preclusa e ha lanciato un prestito d’onore da parte dei cremaschi per dare ossigeno alla Fondazione per arrivare all’alienazione del bene. A quanto? Ai dieci milioni di euro previsti dal bando di vendita gestito da Consorzio.it e dalla successiva aggiudicazione da parte di Hyma Srl, società con un capitale di ben 10.000 euro, che non ha onorato l’affitto con riscatto ‘rent to buy’, contratto firmato il 31 agosto 2021, non dieci anni fa e subito dopo ha chiesto la rinegoziazione delle condizioni sottoscritte, chiedendo che l’affitto passasse dai 300mila ai 200mila annui e uno sconto di 1.500.000 euro sull’acquisto finale.