Cremona e la liuteria, Unesco a Parigi (16-17 settembre)

1 Settembre 2023

Una dimostrazione dal vivo dell’arte dei maestri liutai di Cremona, che da secoli costruiscono magnifici strumenti ad arco come violini, viole, violoncelli e contrabbassi. E’ questa una delle attrattive dell’iniziativa ‘porte aperte’ che la sede Unesco di Parigi propone per il 16 e 17 settembre, in occasione delle Giornate europee del patrimonio 2023. La liuteria cremonese è stata iscritta il 5 dicembre 2012 nella Lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco. Ricco il programma della due giorni di ‘porte aperte’ che permetterà anche di visitare la sede Unesco, il suo giardino giapponese di Isamu Noguchi e la collezione di opere d’arte dei maestri del 20° secolo (Picasso, Giacometti, Calder, Moore, Tadao Ando, Tapies, Mirò ). L’iniziativa vuole far conoscere espressioni culturali provenienti da diverse regioni del mondo, pratiche e conoscenze ancestrali che hanno un posto importante nella storia e nell’identità dei popoli, preservate grazie alla Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. I visitatori potranno cimentarsi nella calligrafia araba, insieme all’artista di strada RamZ, e assistere a dimostrazioni di pratiche tradizionali come il Festival dell’Orso (Andorra, Francia), Kochari (Armenia), Capoeira (Brasile), Rumba congolese (Congo, Repubblica Democratica del Congo).

Durante le due giornate saranno proiettati in sala due documentari: “Motu Haka, la lotta delle Isole Marchesi” che si concentra sulla lotta del popolo marchesiano per salvaguardare e onorare la propria cultura e “Rwanda, the call of the Inanga” che segue un sopravvissuto in un viaggio musicale iniziatico intorno allo strumento a corde Inanga, dalla sua costruzione alla sua pratica. Nel programma dell’iniziativa anche la possibilità di interagire con le donne subacquee dell’isola di Jeju (Repubblica di Corea), nell’ambito di una mostra dedicata alla cultura Haenyeo. Haenyeo che contribuisce alla protezione dell’ambiente, in particolare promuovendo pratiche di pesca ancestrali.

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