Smog, nessun responsabile: ricorso a Mattarella

22 Maggio 2023

Nei mesi scorsi è stata presentata una richiesta di adozione di provvedimenti contingibili e urgenti, inviata dagli scriventi cittadini al ministero della Transizione Ecologica, ora ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica e alla Prefettura di Cremona, per la grave situazione di aria inquinata che interessa Cremona e tutti i Comuni della nostra provincia. Iniziativa conseguente a quanto reso noto nel maggio 2022 dalla Corte di Giustizia Europea.

È seguita una risposta del minustero a cui abbiamo replicato con ulteriori osservazioni.

L’ultimo provvedimento del MASE (ministero Ambiente e Sicurezza Energetica) dello scorso 20 gennaio 2023 prendeva atto di un danno ambientale attuale, diffuso e reiterato. Ma affermava anche che non è individuabile alcun responsabile per il danno alla nostra salute. Pertanto, dichiarava di non potere intervenire per il principio giuridico di “chi inquina paga” secondo l’art. 303 del D.Lgs. 152/2006.

Si verifica, quindi, un vuoto di tutela costituzionalmente inammissibile in quanto non viene garantito il diritto ad un ambiente salubre come sancito dalla giurisprudenza di legittimità, e ora espressamente riconosciuto dall’art. 9 della Costituzione. Ed anche il principio di uguaglianza statuito dall’art. 3 della Costituzione, che stabilisce   un livello minimo di qualità dell’ambiente che deve essere assicurato in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.

Ad oggi, nella provincia di Cremona, persiste una situazione di illegalità, ove si assiste ad uno sforamento reiterato dei limiti di emissione, previsti dalla legge, con gravi conseguenze sulla salute della popolazione.

La Pianura Padana presenta degli aspetti morfologici peculiari rispetto al resto d’Italia. A maggior ragione chi fa scelte economiche non può più prescindere  dal valutare le conseguenze sull’ambiente e sulla salute dei cittadini.

A questo punto i cittadini non possono più non essere coinvolti,  come previsto per legge, nei processi decisionali. Sono ancora disponibili a sacrificare la propria salute ad un modello economico e produttivo che ha portato a questi risultati?

Risposta del ministero quindi inaccettabile così come l’inerzia di Regione Lombardia e Comuni ad agire a tutela della salute dei cittadini. È nostra intenzione continuare ad agire per difendere il diritto ad un ambiente salubre su tutto il territorio nazionale, soprattutto, per quelle aree maggiormente inquinate.

Gli scriventi cittadini in autonomia il 18 maggio hanno impugnato la risposta del MASE e depositato ricorso al Presidente della Repubblica presentato dall’avvocato Francesco Paolo Perez di Paratico (Brescia).

 

Maria Grazia Bonfante

Ferruccio Rizzi

Vescovato, 21 maggio 2023

Una risposta

  1. lei scrive benissimo ed è sempre molto ben documentata ma ci avrei sommesso la mano come Muzio Scevola che non avrebbero trovato nessun responsabile…come d’altronde per le malattie precoci infantili. Si proietta tanto sulla genetica, senza spesso dimostrare una qualche alterazione del genoma…ottimo escamotage per deresponsabilizzare…Ma quando mai vuole che trovino gli inquinatori..Se mai vengono da lei a farle pagare una multa perchè ha ritardato di qualche giorno il pagamento di una cartella esattoriale…

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