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De Crecchio: l’infelice San Felice afflitto dal Comune di Cremona

4 Agosto 2023

“L’infelice San Felice” così amaramente, ma con la saggezza che gli derivava dall’avere, per molti anni, svolto il lavoro di addetto all’urbanistica presso gli uffici della regione Toscana, commentava il compianto architetto Ferruccio Benassi, l’incarico che il Comune di Cremona gli aveva affidato, di costruire, in deroga alla distanza minima di 60 metri dalla autostrada prevista dalla legge, un modesto quartierino di palazzine popolari (ben 100 alloggi in totale) collocate a soli 25 metri dalla autostrada Brescia-Piacenza da poco costruita.

L’evidente disprezzo che il Comune di Cremona sembra, per tradizione, nutrire per tale frazione è stato ampiamente confermato dalle seguenti, ancora “infelici” operazioni e omissioni che, per quanto è a mia conoscenza, sono state compiute, o lasciate compiere, a danno dello sfortunato paesino:
– raccordo con la via Postumia e la contigua pista ciclabile realizzato sovrapassando la ferrovia con un ciclopico manufatto, talmente difficile da “scalare” che i residenti gli hanno affibbiato il pertinente nomignolo di “Pordoi”! Evidentemente molto meglio sarebbe stato un sottopasso
che avrebbe determinato un dislivello minore da scavalcare oppure un congruo allungamento delle rampe;
– ristrutturazione radicale del piccolo, ma gradevole, centro storico. Tale operazione ha cancellato quasi del tutto l’immagine storica del paesino, finendo per coinvolgere persino il vecchio edificio scolastico, peraltro interessato da un apprezzabile lavoro di radicale riforma sviluppato in modo encomiabile dall’ufficio tecnico comunale;
– ennesimo rinvio della necessaria rettifica e riqualificazione della strada comunale che collega San Savino con San Felice: operazione resa ancora più urgente da quando, con decisione non discussa con la popolazione interessata, il Comune ha consentito alle Ferrovie di chiudere il
passaggio a livello di San Savino;
– taglio indiscriminato di alberi privati, lasciato eseguire senza nemmeno esaminare le richieste a tale proposito avanzate. Tale taglio ha, in particolare, purtroppo, interessato, anche una pianta di dimensioni imponenti, assai cara ai residenti, che per tradizione, mi è stato riferito, erano abituati
a svolgere nei suoi pressi alcune delle attività ricreative organizzate dalla parrocchia;
– infelice posa di pannelli fonoassorbenti e, soprattutto, di cartelloni pubblicitari che avrebbero ulteriormente mortificato il paesaggio urbano nei pressi dell’autostrada: in quest’ultimo caso, “relata refero”, perché non ho avuto modo di verificare personalmente il “guasto” al
paesaggio che ho sentito, da più parti, lamentare,

 

Michele De Crecchio

Il Polo Logistico di via Mantova è proprio quello che mancava a Cremona

3 risposte

  1. E poi è da aggiungere anche il polo di interscambio merci in progettazione da AEM per conto del Comune di Cremona; polo previsto dal PUMS.
    Altri 55.000 metri quadrati di verde che spariranno in via Mantova / via Beata Stefana Quinzani.
    E dall’altra parte di via Mantova l’altro mega centro logistico.

  2. Carissimo Michele, hai non una ma un milione di sacrosante ragioni condivisibili da chiunque dedichi almeno cinque (dico cinque) minuti a questi aspetti urbanistici così evidenti.

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