Villa Balestreri a Isola Dovarese apre al pubblico

15 Maggio 2023

”Domenica 21 maggio, Villa Balestreri (Isola Dovarese, Cremona), in occasione della Giornata Nazionale delle Dimore Storiche Italiane, spalanca le sue coloratissime porte, gratuitamente, dalle 10 alle 13 e ancora dalle 14.30 alle 17 con ingresso su prenotazione al link https://www.associazionedimorestoricheitaliane.it/evento-dimora/390039/.

 Le sale in stile Liberty con arredi originali si aprono al pubblico per una visita accompagnata. La villa, fondata nel 1926 secondo la più aggiornata modernità, sorgeva ruggente nello stemma famigliare con leone e balestra, e colorata di vetrate variopinte e soffitti affrescati, accanto ad una grande cascina. Entrambe, per un giorno, saranno parte di un museo integrato.

Per l’occasione viene proposto per primo un tour guidato dell’Ecomuseo della civiltà contadina di Cascina Concessione (Ecomuseo di Isola Dovarese, gestito dai volontari di Auser Insieme Onlus). Gli arredi riallestiti nelle abitazioni raccontano le varie classi sociali, diversificate in base al ruolo, anche all’interno della stessa cascina, dal fattore al mezzadro, in un’esperienza toccante di resistenza alle avversità e di conservazione degli oggetti e dei cibi.

Per la prima volta, a seguire, si propone in abbinamento la visita alla casa del “signor padrone”, dove esistevano passatempi ed abiti da ballo Charleston, si andava all’opera, si tirava di scherma, ecc. I vestiti d’epoca, tra cui un abito da sposa del 1930, oggetti e fotografie da vecchi negativi, condurranno in un percorso di memoria della vita festosa della casa.

A chiusura, sarà possibile passeggiare nel parco della dimora storica, dove le rose, amatissime e collezionate in più di 60 varietà, esprimeranno il meglio della fioritura stagionale, e dove ammirare alberi secolari.

La vita dei campi ha sostenuto e motivato l’esistenza della grande villa padronale, così come la famiglia dei fondatori ha condotto un’esistenza dedicata a modernizzare la conduzione della tenuta, fondando opere idrauliche in forme consortili e attivando macchinari moderni. Generazioni dalla vita interrelata, testimoniati in due luoghi dalle storie congiunte che sapranno rivelare uno spaccato completo dell’abitare in una tenuta agricola della prima metà del Novecento. Il legame con la terra, il lavoro dei campi e l’amore per i fiori trapelano da tutto il percorso, trasmettendo al visitatore l’emozione di quei colori mancanti nelle foto in bianco e nero, e la concretezza delle superfici che mancano al cinema, a chi vuole ricordare o capire la storia ormai conclusa delle cascine della bassa Pianura”.

 

 

Rosita Bellometti

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