FI: A2A, espropriati dal PD a casa nostra

1 Maggio 2023

Ci sono circostanze in cui la politica, quella con la p minuscola, può avere aspetti comici, e spesso accade quando i protagonisti, punti sul vivo, tentano di costruire una narrazione contraria ai fatti di cui sono responsabili. Ma la realtà è cocciuta, spesso ruvida, e vince sempre.

Abbiamo letto le dichiarazioni dei tre capigruppo della maggioranza, in evidente difficoltà per la clamorosa bocciatura della lista presentata dagli ex soci di LGH, compresa AEM, da parte dei soci di A2A. Parlano in politichese, dicono frasi incomprensibili e fuori contesto che ricordano i dialoghi di Tognazzi in “Amici miei”, scommettono su una impossibile rivincita come i bambini dell’oratorio dopo una sconfitta a calcetto, salvo poi dover ammettere l’unica cosa che conta:”…..la nostra lista di minoranza non ha superato la soglia prevista, perché soci, che avrebbero potuto votarla, non l’hanno fatto”.

Loro e i partiti che rappresentano non hanno capito che il mercato finanziario non è il Consiglio comunale di Cremona e che ai soci di una SpA, come appunto A2A, non interessa nulla della “costruzione di alleanza territoriali”, di apertura di “strade nuove” salvo si tratti di effettivi investimenti per lo sviluppo. I soci di A2A hanno scelto chi, tra i candidati al consiglio di amministrazione, può garantire al meglio i loro interessi. Il fatto che la lista dei fondi privati con l’1,4% del capitale abbia portato 3 dei suoi candidati nel cda di A2A, e che la lista degli ex LGH sia stata semplicemente ignorata, significa che in futuro la società orienterà sempre di più i propri investimenti sulle operazioni che genereranno maggior business e quindi maggiori utili per gli investitori. I progetti che non garantiscono questi risultati, come il Cremona 20-30, sono già archiviati.

In compenso A2A, come sta già facendo, riserverà alla nostra città gli impianti più invasivi e impattanti sul piano ambientale, paesaggistico e sociale, con il plauso e il sostegno della sinistra. In sintesi ci hanno resi sudditi in casa nostra.
Questo esito era già scritto sin dall’inizio dell’operazione di svendita di LGH a A2A, nonostante le inutili rassicurazioni che i vertici dell’Amministrazione comunale e del PD hanno cercato di dare in questi anni, vendendo illusioni.
Ai cittadini cremonesi non interessa che il nuovo Presidente di A2A mandi ancora gli auguri di Natale al Sindaco di Cremona, ma interessa che il loro patrimonio non sia più rappresentato.

La “strada aperta” di cui parlano i tre portavoce della sinistra ha portato Cremona ad essere marginale e irrilevante.

Carlo Malvezzi – FI
Federico Fasani – FI
Saverio Simi – FI
Maria Vittoria Ceraso – Viva    Cremona

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