FI: ”Asfaltature sotto elezioni esempio di ipocrisia”

17 Aprile 2024

Asfaltare quattro strade a un mese dalle elezioni non è un esempio di buona amministrazione ma di ipocrisia. Un’autentica presa in giro dell’intelligenza dei cittadini che per anni hanno legittimamente chiesto più cura per i luoghi pubblici e ai quali viene restituita una città in condizioni precarie. E’ una dimostrazione di irresponsabilità amministrativa, di debolezza, di paura del giudizio degli elettori.
Come gli studenti fannulloni si arrabattano all’ultimo minuto per cercare di dare all’insegnante l’impressione di aver studiato, così la maggioranza cerca oggi di dare di sé un’immagine di efficienza. Ma la realtà è impietosa, non prevede scorciatoie.
La manutenzione del patrimonio pubblico è una cosa seria: necessita di programmazione puntuale e di risorse costanti nel tempo. Per “riparare” una città trascurata dopo dieci anni di abbandono, non saranno sufficienti 30 milioni di euro. La mancata manutenzione ordinaria ha comportato un deterioramento precoce e irreversibile del manto stradale che oggi richiede interventi più pesanti ed economicamente gravosi.

La Giunta Galimberti-Virgilio ha deliberatamente deciso di non eseguire la  manutenzione delle strade, dei marciapiedi, delle aree verdi e dell’illuminazione pubblica, per destinare le relative risorse ad altro. Una scelta scellerata, pubblicamente rivendicata con orgoglio dalla Giunta comunale,  che ha comportato il progressivo e diffuso peggioramento dello stato delle strade, al punto da renderne pericoloso il transito.

Con diverse mozioni ed interventi pubblici abbiamo sollecitato la maggioranza e la Giunta comunale a misurarsi con i bisogni di una città che si facevano ogni giorno più pressanti. Si pensi alla mozione presentata a favore del ripristino della “tangenzialina” o le richieste di incrementare gli stanziamenti destinati alle asfaltature e alle manutenzioni in occasione delle approvazione dei vari bilanci.

Siamo stati sbeffeggiati, trattati con sufficienza e arroganza. Ora che il malcontento è dilagato e che la maggioranza dei cremonesi si appresta a bocciare l’operato della Giunta Galimberti-Virgilio, l’amministrazione trova pochi spiccioli per gettare un po’ di fumo negli occhi ai cittadini, una goccia in mezzo al deserto. L’enfasi comunicativa con la quale vengono annunciati i pochi interventi di questi giorni, tradisce la paura di perdere le elezioni.

Ma il fallimento dell’azione del centrosinistra è documentato da tante altre preziose “perle”: il parcheggio arrugginito della stazione, le montagnole transennate di piazza Roma, il palazzo Cittanova chiuso dal 2019, i lavori infiniti alla palestra di San Felice, i lavori mai iniziati alla piscina comunale, le mura cadenti della scuola media Vida, gli archi puntellati del palazzo comunale.

L’elenco dei “successi” della giunta Galimberti-Virgilio è lungo, almeno quanto la coda di paglia degli attuali amministratori che, nonostante tutto, hanno trovato il coraggio di riproporsi.

Carlo Malvezzi
Federico Fasani
Saverio Simi

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