Fumagalli (M5s): ‘A2A-AEB, meno silenzi più trasparenza’

22 Settembre 2021

Marco Fumagalli (M5s Lombardia): ‘Dalla relazione semestrale di A2A alla data del 4 agosto 2021 si fa menzione ‘dell’indagine penale della Procura di Monza con la quale il presidente di AEB risulta indagato, in concorso con altri (art. 110 c.p.), non citati, per i reati di cui all’art. 353 bis c.p. (turbata libertà del procedimento di scelta del contraente), 319 c.p. (corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio), 321 c.p. (pene per il corruttore), commessi tra il mese di ottobre 2019 e in permanenza attuale’. Fermo restando che ai sensi dell’articolo 27 della Costituzione ‘l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva’, un’indagine per corruzione determina almeno che gli enti locali soci provvedano ad attivare le relative procedure per circoscrivere i rischi, attesa la ‘permanenza attuale’ dei reati indicati. Quali altri soggetti sono stati raggiunti da avviso di garanzia? Gli elettori hanno il diritto di sapere e le istituzioni hanno l’obbligo di essere trasparenti. Questo silenzio, senza nessun dibattito nei consigli comunali, è preoccupante. Perché anche qualora non ci fosse nessuna condanna penale, nessuno ha fatto un’autocritica, una presa d’atto o presa di distanza da un’operazione che è stata dichiarata illegittima dal Consiglio di Stato’.

‘Da che mondo è mondo una società quotata in Borsa si muove per il proprio profitto e non per il vantaggio dei cittadini. E’ ora che nei consigli comunali si apra il dibattito su questa vicenda e che vengano presi i provvedimenti di allontanamento di coloro per i quali è stata accertata l’incapacità a gestire una società pubblica e la completa ignoranza in materia di diritto amministrativo. E in Brianza sono tanti’, conclude Fumagalli.

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