Giornata nazionale dei tecnici sanitari di laboratorio

24 Dicembre 2023

Giovedì 22 dicembre 2023 si è celebrata la seconda Giornata nazionale dedicata ai Tecnici sanitari di laboratorio biomedico (TSLB). Con un nastro azzurro appuntato alle divise, i professionisti del’Asst di Cremona hanno ricordato questa ricorrenza che riconosce il lavoro prezioso e incessante svolto al servizio delle persone e della sanità territoriale (nella foto centrale gli addesdsi al Servizio Immuno trasfusionale Asst Cremona).

PROFESSIONISTI INSOSTITUIBILI

Istituita nel 1934, la professione di Tecnico sanitario è da sempre parte del processo di diagnosi e cura. Pochi sanno che l’80% delle diagnosi effettuate in sanità dipende da indagini di laboratorio. Tra le professioni sanitarie è quella meno “visibile” esegue indagini diagnostiche non a contatto con il paziente ma per il paziente.

Oltre all’attività svolta all’interno del Laboratorio Analisi di Cremona (diretto da Sophie Testa) e di Oglio Po (diretto da Maria del Pilar Esteban), sono presenti anche nei reparti di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (diretto da Massimiliano Viti), Anatomia Patologica (diretto da Marco Ungari), Ematologia (diretto da Alfredo Molteni) e nella Farmacia ospedaliera (diretta da Andrea Machiavelli).

DI CHE COSA SI OCCUPA

Il Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico svolge attività di analisi biomediche e biotecnologiche, in particolare di biochimica, di microbiologia e virologia, di farmacotossicologia, di immunologia, di patologia clinica, di ematologia, di citologia, di istopatologia e citogenetica. Esegue l’analisi di un campione biologico (sangue, pezzo chirurgico, urine, espettorato, versamenti, etc.) o dell’esperimento in una ricerca scientifica, ed è inoltre responsabile della relativa validazione tecnica dell’analisi. È addetto all’utilizzo, manutenzione e controllo di qualità delle varie strumentazioni.

Negli anni, questa attività ha vissuto un’enorme evoluzione tecnologica, grazie alla quale gli errori tecnici sono ormai ridotti al minimo: il 40 per cento di questi vengono effettuati nella fase che precede il laboratorio, il 30 percento in quella successiva.

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