Gonadotropine alle scrofe, M5s: Regione incoerente

28 Settembre 2023

Gonadotropina, un terzo degli allevamenti suini lombardi ne fa uso. Pollini (M5S): «Queste sono le vere “aberrazioni”, ma per il centrodestra va bene così». La gonadotropina è un ormone contenuto nel sangue delle cavalle gravide e viene utilizzato nel comparto suinicolo per consentire l’ingravidamento simultaneo di migliaia di scrofe sincronizzandone l’estro. Dopo l’inchiesta giornalistica pubblicata da RAI3 della giornalista e conduttrice Sabrina Giannini sulla provenienza di uno dei farmaci più diffusi in Italia contenenti gonadotropina, il Movimento Cinque Stelle ha interrogato la Giunta regionale, per capire che posizione avesse su questa pratica e quanto fosse diffusa.

L’interrogazione porta la firma della Consigliera regionale Paola Pollini (M5S): «Abbiamo scoperto che nei primi sette mesi di quest’anno, un terzo degli allevamenti di suini lombardi ha fatto uso di farmaci a base di gonadotropina. Incredibilmente, tutto questo sembra non destare alcuna irritazione ai puristi del “secondo natura” e del ministero del “made in Italy”. Il fatto che venga somministrato alle scrofe un ormone proveniente da un’altra specie, solo per aumentarne la produzione e quindi i profitti, pare che non crei alcun problema etico e morale alla Giunta e all’assessore Bertolaso. Nemmeno quando il prelievo di questo ormone avviene con tecniche crudeli e in violazione delle norme sul benessere animale, come il servizio della trasmissione: “Indovina chi viene a cena” ha mostrato.

È incredibile come il centrodestra tratti con indifferenza l’argomento, visto e considerato che questa è la stessa maggioranza che si riempie la bocca quando c’è da cavalcare con toni propagandistici, totalmente avulsi dalla ricerca scientifica tutt’ora in corso, i temi relativi alla carne coltivata. Il centrodestra non ci ha messo nulla a bollare quello come “cibo Frankenstein” mentre tollera che sia indotto l’ingravidamento simultaneo di migliaia di scrofe mediante un ormone estratto da un’altra specie. Quale definizione ha il centrodestra paladino del “secondo natura” questa pratica? Come Movimento Cinque Stelle ci auguriamo che questa pratica disumana sia presto bandita e si torni o, meglio, passi, ad una zootecnia più naturale e meno orientata al mero profitto» conclude Pollini.

 

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